Cronaca locale

Magenta, bufera sulla festa islamica: "Sacrifichiamo uno di loro"

Monta il caso a Magenta per lo scontro tra il Comune e l'associazione islamica locale e la notizia dello sgozzamento di animali durante il rito

Magenta, bufera sulla festa islamica: "Sacrifichiamo uno di loro"

La festa islamica a Magenta è diventa un caso. Nei giorni scorsi vi avevamo raccontato del braccio di ferro tra il Comune e l'associazione islamica Moschea Abu Bakar: in sostanza, l'amministrazione locale non voleva garantire uno spazio agli islamici, che hanno fatto ricorso al Tar, vincendolo. E così il Comune è stato obbligato a trovare loro una fetta di città per celebrare la festa del Sacrificio, che avrà luogo all'area Fiera di via Crivelli, dalle 8:30 alle 9:30 di domenica 11 agosto.

E qui è scoppiato il secondo bubbone, con la notizia che durante la festività sarebbero stati sacrificati e sgozzati alcuni animali. Tanto da allertare il ministro dell'Interno Matteo Salvini, che ha chiesto "immediati approfondimenti sula festa del sacrificio che raggruppa i fedeli musulmani e che prevede lo sgozzamento degli animali senza stordimento".

Ma nulla di tutto questo avrà luogo, sostengono i diretti interessati. "Stia tranquillo il ministro dell'Interno o ministro delle Religioni o antireligioni. Non ci sarà nessun sacrificio, nessuno sgozzamento, nessun rito di macellazione", (r)assicura l'avvocato Luca Bauccio all'Adnkronos. Il legale dell'associazione dichiara: "Nessuno ha mai chiesto lo sgozzamento e dunque non c'è nessun motivo per fare dichiarazioni che servono solo a fare propaganda islamofobica. È singolare che il ministro dell'Interno si avventi in una dichiarazione così impegnativa riguardante addirittura la macellazione di animali ne centro storico di una città senza neanche essersi documentato. Se lo avesse fatto avrebbe evitato questa inutile dichiarazione e si sarebbe dedicato agli affari del Viminale".

"Sgozzamenti? Sangue nelle strade? Nulla di tutto ciò", dalla sede dell'associazione islamica Moschea Abu Bakar si respinge ogni accusa del fatto che ci possano essere simili rituali. Si tratta di una festa che prevede quindici minuti di preghiera e dove ci si scambia gli auguri, dice ancora all'Adnkronos il portavoce dell'Associazione Munib Maschi Ashfaq. Che aggiunge: "In tutto dura un'ora, dalle 8.30 alle 9.30. Raccontare che portiamo davanti a bambini animali e li sgozziamo non so come si possa fare. È assurdo. Sono italiano come tanti altri cittadini, non ho commesso mai alcun reato e affermazioni come quella del ministro portano confusione e odio tra la gente. E allora invito il ministro a casa mia, andiamo insieme a festeggiare e a mangiare, così potrà vedere che non c'è alcuna macellazione e che quella casomai si fa nelle 76 macellerie lombarde autorizzate dal ministero".

Ma la polemica è divampata e, come scrive sempre l'Adnkronos, "tra i commenti di un articolo pubblicato sul Ticino on line proprio sulla festa del Sacrificio spicca ad esempio quello di un utente: che dice "ok sacrifichiamo uno di loro...

almeno sono contenti'".

Commenti