Cronaca locale

Magistretti, il milanese che accese il design

In Triennale l'anteprima del film sulla sua vita Ma il progettista meritava una grande mostra

Mimmo di Marzio

Ieri scoccava il decennale della morte di un grande creativo milanese, emblema di quel made in Italy che tutti ci invidiano e che proprio sotto la Madonnina ha prodotto le cose migliori: Vico Magistretti. Designer, architetto e intellettuale a tutto tondo, a lui e pochi altri si deve la nascita di quella progettualità democratica che diede slancio e anima al boom economico del dopoguerra. I suoi progetti, ma soprattutto i suoi oggetti, sono oggi le icone di quella Semplicità che è solo delle cose grandi e che restano nel patrimonio di immagini della nostra Storia. Proprio «Il grande semplice» dà il titolo al documentario prodotto da Sky Arte HD proiettato ieri sera in anteprima nel Salone d'onore della Triennale. Nella pellicola, a cura di Valeria Parisi e e Matteo Moneta, si ripercorrono le tappe salienti di un percorso iniziato nella Milano della ricostruzione a cui Magistretti offrì un contributo importante dal punto di vista ideativo grazie alla sua visione di modernità. Come per i 14 interventi architettonici realizzati per INA Casa. Ma nell'immaginario degli italiani c'è soprattutto la sua concezione di arredamento d'interni entrata a far parte di un bagaglio estetico ancora vivo e vegeto. Basti pensare a oggetti familiari come la lampada Eclisse, dalla forma tondeggiante nelle uniche due basilari versioni rossa e bianca (premio Compasso d'oro 1967), o alla la sedia Carimate, che venne messa in produzione da Cesare Cassina e che diventerà il simbolo della Swinging London, oltre che la «sedia dei Beatles». Suoi compagni di strada furono i più grandi nomi del design fiorito sotto la Madonnina: Castiglioni, Zanuso, Gardella, Albini, con cui diede lustro alla Milano delle Triennali. Ma lo furono anche le grandi aziende presso cui firmò le sue creazioni, come Artemide, Cassina e Oluce. La sua famosissima sedia Carimate, messa in produzione da Cassina, fu un omaggio ad una delle sue tante passioni, quella del golf. Per la stessa azienda realizzò in seguito altre icone, come il divano Maralunga (Compasso d'oro 1973), il divano Sindbad (1981) e la poltrona Veranda (1983). Al Vico architetto si devono invece significativi edifici come la Torre al parco in via Revere, il palazzo per uffici in corso Europa, le torri di piazzale Aquileia, la casa Bassetti ad Azzate, la casa Cassina a Carimate, la casa in via Conservatorio a Milano.

Un grande milanese, Magistretti, a cui Palazzo dell'Arte poteva certamente dedicare un omaggio più degno e significativo: come una grande mostra antologica (tante opere fanno già parte della collezione del TDM) che avrebbe forse dato più senso al meltin' pot dispersivo della XXI Esposizione Internazionale della Triennale di Milano.

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