Cronaca locale

Maiale? No, cous-cous La Regione in campo "Stop al menu islamico"

Prosciutto eliminato dai pasti delle scuole L'assessore Rolfi: «Una follia ideologica»

Maiale? No, cous-cous La Regione in campo "Stop al menu islamico"

Cous-cous al posto della carne di maiale? La Regione scende in campo contro il menu speciale scelto a Peschiera Borromeo.

Entrato in vigore l'8 ottobre nei plessi Montalcini e De Andrè, il menu scolastico prevedrebbe l'eliminazione del prosciutto e della carne di maiale e l'introduzione del cous cous, tipico alimento mediterraneo-nordafricano. La scelta ha generato le lamentele di qualche genitori e sul caso sono intervenuti due assessori regionali. Il titolare delle deleghe ad Alimentazione e Sistemi verdi della Lombardia, Fabio Rolfi, è stato molto duro: «È semplicemente una follia - ha detto l'assessore leghista - hanno fatto bene i genitori a lamentarsi ed è mia intenzione intervenire. Lunedì (domani, ndr) sentirò il direttore della Agenzia di Tutela della Salute per capire cosa è successo». «Se si tratta davvero di un favore alla comunità islamica - ha anticipato Rolfi - la Regione Lombardia scenderà in campo». «Se servirà - ha proseguito - daremo indicazioni ancora più precise alle Ats, che non devono prestarsi a queste iniziative ideologiche sulla pelle dei bambini». Rolfi ne fa una questione culturale, economia e di salute: «Non posso tollerare attacchi di questo tipo - ha detto - la carne di maiale deve stare nelle mense scolastiche perché fa bene ed è parte della corretta dieta alimentare dei nostri ragazzi. Rappresenta inoltre un mercato che genera un indotto straordinario nella nostra regione. Se per motivi religiosi qualcuno non vuole mangiare il prosciutto può tranquillamente scegliere altro. Certamente in Lombardia non devono però essere i bambini lombardi ad adeguarsi alle esigenze altrui». «Questo episodio - ha concluso l'assessore Rolfi - darà ulteriore spinta alla mia azione: promuovere i cibi lombardi nelle mense collettive di scuole e ospedali».

Sul caso è intervenuto anche l'assessore regionale alla Sicurezza, Riccardo De Corato (Fdi): «Probabilmente - ha detto - la situazione dell'accoglienza e dell'integrazione sta sfuggendo di mano: noi togliamo la carne di suino nelle mense ai nostri figli, mentre in cambio loro umiliano e trattano come se fossero oggetti di loro proprietà le donne. Come successo all'infermiera di Saronno che mentre stava visitando la madre di un musulmano, questo le ha rivolto una frase con la quale le diceva di tenere basso lo sguardo quando parlava con lui perché era una donna. O come successo alla vigilessa che a Lentate sul Seveso ha fermato un pachistano, mentre si recava alla festa islamica del sacrificio, che le ha detto sei una donna e non puoi darmi ordini. Nonostante ciò vengono trattati con i guanti bianchi».

Sulla pagina del Comune si legge che il menù, elaborato dalla società incaricata e approvato da Ats, prevede l'utilizzo di prodotti biologici e Dop.

Il Comune spiega anche che «non mancheranno durante l'anno alcune sorprese che consentiranno ai bambini di gustare menù speciali in base alle festività e menù tipici regionali, sperimentando nuovi cibi e aumentando la conoscenza della cucina italiana».

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