Cronaca locale

Maroni: «Legge anti-burqa in tutte le regioni»

Il governatore chiede di estendere a tutto il Paese la direttiva lombarda

Estendere a tutte le regioni italiane il divieto di entrare in ospedale e uffici pubblici con il velo integrale, oltre che con caschi e passamontagna, insomma con il volto coperto. La proposta arriva da Roberto Maroni, presidente della Regione Lombardia, dove il regolamento che bandisce burqa, niqab e similari è in vigore dall'inizio dell'anno. È il commento ai fatti di Parigi, dove nel diciottesimo arrondissement un uomo è stato assassinato davanti a un commissariato di polizia, pare al grido di Allahu Akbar. «Dobbiamo combattere questi criminali con grande fermezza e determinazione. Nessuna pietà» dice Maroni sul suo profilo Facebook. E propone tre cose da fare subito: «Ristabilire i controlli alle frontiere, rimpatriare immediatamente tutti i clandestini e applicare in tutte le regioni il divieto (che io ho introdotto in Lombardia dal primo gennaio) di entrare col volto coperto in ospedali e uffici pubblici». «Renzi - scrive ancora Maroni - pensa a salvare i suoi amici banchieri, noi lottiamo con le unghie e coi denti per garantire la sicurezza ai nostri cittadini. Svegliamo Renzi e l'Europa dal loro torpore mortale».Sul tema interviene anche l'assessore regionale alla Sicurezza, Simona Bordonali, che torna a chiedere al ministro dell'Interno, Angelino Alfano, di far rispettare la legge nazionale: «In Italia nessuno deve poter circolare a volto coperto. Burqa e niqab devono essere vietati senza eccezioni su tutto il territorio nazionale». Bordonali commenta anche l'omicidio in Francia, con le sue ripercussioni sull'Italia e sulla Lombardia, che ospita molti immigrati: «Ciò che è successo a Parigi ci riguarda da vicino. Ora è necessario un giro di vite sulla sicurezza e sul rapporto con l'Islam. I soldi dedicati all'accoglienza dei richiedenti asilo, come i 20 milioni di euro elargiti dalla Prefettura di Bergamo, devono essere investiti in un fondo per la riapertura dei Cie e l'espulsione di tutti i clandestini presenti in Italia». E chiede impegni forti da parte delle comunità e associazioni che rappresentano i musulmani: «L'Islam deve sottoscrivere un'intesa con lo Stato italiano, dove vengano condivisi i valori della civiltà occidentale e dove si espliciti chiaramente la contrarietà al terrorismo e l'accettazione dell'uguaglianza tra uomo e donna» è la richiesta dell'assessore. È evidente l'allarme per la terribile vicenda di Colonia, dove una gang di nordafricani ha molestato decine e decine di donne.

E pare che il virus abbia contagiato anche Düsseldorf, Amburgo e altre città tedesche. RC

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