Cronaca locale

Maxi blitz contro gli abusivi nel fortino di viale Sarca

Cento uomini hanno sgomberato ieri gli alloggi Aler Un feudo del clan rom della famiglia Hudorovich

Maxi blitz contro gli abusivi nel fortino di viale Sarca

Alloggi dei clan rom e dei rapinatori sgomberati, auto e moto rubate sequestrate. In viale Sarca 310 la Questura ha organizzato una massiccia operazione di riordino di una delle palazzine che compongono le «case bianche» di proprietà dell'Aler e una volta regno del clan Hudorovic: ieri mattina gli ultimi appartamenti occupati da abusivi, alcuni dei quali oggetto di indagine perché organici al gruppo criminale, sono stati liberati e oggi almeno una delle palazzine ha solo inquilini regolari. La prima operazione era avvenuta due anni fa, con l'allontanamento degli ultimi del clan rom appartenenti al ramo principale della famiglia. Ieri anche i rimasugli di quello che era un piccolo impero sono stati allontanati dalle case di proprietà pubblica. Dalle 9 del mattino il vicequestore Angelo De Simone, a capo del commissariato Greco-Turro, ha coordinato un intervento a cui hanno partecipato un centinaio di uomini tra polizia, carabinieri, polizia locale, vigili del fuoco, ispettori e tecnici dell'Aler Milano che ha inviato sul posto 20 ispettori, supportati da dieci fabbri e dieci camion necessari per l'asporto delle masserizie.

Come risultato finale dell'operazione della Questura, si contano sette appartamenti sgomberati e sigillati, tre moto rubate sequestrate, cinque tra automobili e scooter sequestrati perché senza assicurazione e quattro veicoli abbandonati rimossi. Durante gli sgomberi, le forze dell'ordine hanno anche messo in sicurezza un appartamento occupato fino a ottobre, quando sono stati arrestati, da una coppia di sudamericani responsabili di una rapina a un'agenzia di pompe funebri di via Ornato. Nel complesso non ci sono stati momenti concitati: anche i famigliari di chi era abusivo ma assente hanno collaborato, come una signora che ha preso in custodia i cani della sorella. Altri non hanno potuto, perché «in Sicilia per lavoro» hanno spiegato ai parenti che li avvertivano dell'arrivo in massa delle forze dell'ordine. Persino i più riottosi hanno capito che non c'era nulla da fare e se ne sono andati. Anzi, una delle donne più riottose poco dopo si è anche scusata per i toni eccessivi usati con gli agenti. Finite le opere di bonifica e messa in sicurezza dello stabile, i cancelli di viale Sarca 310 sono stati immediatamente chiusi per preservare gli spazi comuni da ulteriori occupazioni di veicoli e moto.

L'operazione ha reso noto l'Aler è parte di un quadro più ampio che vede l'inizio di una positiva inversione di tendenza: dall'inizio dell'anno sono stati sgomberati circa 400 appartamenti e nel 2019 per la prima volta, se si considerano gli ultimi sette anni, il numero degli alloggi occupati abusivamente in città è diminuito. Oltre 2mila appartamenti sono stati recuperati in pochi mesi da Aler. «È stata anche fornita assistenza ai minori - ha commentato l'assessore regionale alle Politiche sociali, Abitative e Disabilità Stefano Bolognini - presenti in tre dei nuclei famigliari che hanno dovuto abbandonare gli alloggi. Gli appartamenti recuperati saranno oggetto di riqualificazione da parte di Aler Milano e conseguentemente assegnati a famiglie aventi titolo».

«L'intervento rappresenta un'importantissima operazione di legalità in uno dei quartieri e dei contesti più difficili della città.

Desidero ringraziare il prefetto e le forze dell'ordine, oltre ad Aler e a Regione Lombardia - ha aggiunto Bolognini - per l'operazione e l'impegno messo in campo che testimonia quanto grande sia l'attenzione per ripristinare la legalità all'interno delle case Aler».

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