Cronaca locale

Medicina, al San Carlo campus gemellato con Mind

Il piano di Statale, Regione e Asst dei Santi prevede la creazione di un polo didattico con studentato

Medicina, al San Carlo campus gemellato con Mind

Un campus universitario all'ospedale San Carlo. È il nuovo progetto di Regione Lombardia e Asst dei Santi collegato all'ampliamento dei due poli ospedalieri e la Distretto dell'innovazione nell'ex area Expo. Il progetto vede il coinvolgimento dell'università Statale, dell'Asst, della Regione e del Comune. Il tema è dare più spazio agli studenti di Medicina che studiano al San Paolo, diventato ormai insufficiente, trasferendo tutta la parte didattica all'ospedale «gemello» San Carlo.

«Il corso di medicina del San Paolo, che conta 1200 studenti l'anno, insieme a quello dell'ospedale Sacco, è particolarmente gettonato -spiega Elio Franzini, rettore dell'Università degli Studi - perché è un corso verticale, ovvero si svolge interamente in ospedale, un aspetto particolarmente apprezzato dagli studenti che iniziano così a famigliarizzare fin da subito con la vita in corsia». Dei 4 corsi di studio in Medicina della Statale, infatti, uno è in inglese, due sono «verticali», uno orizzontale al Policlinico, dove si inizia a frequentare il nosocomio dal quarto anno.

Non solo, negli ultimi due anni c'è stata un'esplosione degli iscritti a Medicina, pari circa il 15 per cento in più, da qui la necessità di ampliare gli spazi dedicati alle matricole. In particolare l'idea della direzione generale dell'Asst dei Santi di ampliare lo spazio dedicato agli studenti del San Paolo, spostandolo al San Carlo, creando un vero e proprio campus universitario: qui ci sono degli spazi inutilizzati come quello della Scuola infermieri e un grande parcheggio edificabile vicino alla chiesa, per intenderci. Obiettivo: «Imparare a curare meglio». Il nuovo campus, con tanto di studentato e servizi per gli universitari come la mensa, aule studio, biblioteche, strutture sportive magari in collegamento con la piscina Arioli Venegoni, permetterebbe di studiare in aule nuove e adeguate ai nuovi standard, ma sempre all'interno dell'ambito ospedaliero. «Sicuramente ne gioverebbe la qualità della didattica e renderebbe ancora più attrattivo il corso di laurea - spiega Franzini-. Non solo, la convivenza di aule e corsie permette di fidelizzare gli studenti in vista della specialità».

Questo in collegamento con il campus di Mind, dove saranno collocati il Campus scientifico dell'Università statale con laboratori e tutta la parte di ricerca della Facoltà di Medicina - spiega ancora Franzini - . Ma proprio la Statale non è in grado in questo momento di sostenere i costi dell'impresa, essendo impegnata nella realizzazione del Campus da 190mila metri quadri e 23mila persone, appunto all'ex area Expo per 338 milioni euro. i fondi per la realizzazione del campus di medicina al San Carlo in realtà ci sono: la Regione (con la delibera del 29 dicembre 2021) ha stanziato 200 milioni per la riqualificazione dei due poli ospedalieri e l'ampliamento del San Carlo.

Per completare l'opera, su modello del Trinity College, ne servirebbero altri 135 milioni, mentre il progetto è al vaglio del Ministero per il via libera.

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