Cronaca locale

Metropolitana 4, corsa per la tratta Linate-Forlanini in vista di Expo

Metropolitana 4, corsa per la tratta Linate-Forlanini in vista di Expo

Il Comune «accelera» la M4. Per non correre il rischio di inaugurare Expo con i cantieri della linea Linate-Forlanini ancora aperti, ieri la giunta ha approvato paletti più stringenti per i lavori della nuova metropolitana. L'atto, che fa da ponte tra l'aggiudicazione definitiva e la convenzione di concessione, stabilisce i termini per ottenere il closing finanziario (finanziamento dei privati) entro il 15 novembre 2013, e consente un'accelerazione dei lavori per portare a termine le opere in tempo per l'Esposizione universale attraverso la modifica di alcune modalità di realizzazione (come la riduzione della profondità per consentire un incremento delle produzioni medie di lavorazione, lievi modifiche planimetriche, anche per ridurre l'impatto dei cantieri sulla viabilità). Il contributo pubblico (Comune-Stato) coprirà il 66,7% delle spese, il resto sarà a carico di Rti Impregilo.
Mancano le opere per il 2015, ma si ragiona già sul dopo-Expo. Ieri il sindaco ha lanciato con Areaxpo, società proprietaria dei terreni, un bando per raccogliere entro il 10 settembre idee e proposte di attività e gestione per il parco tematico che sarà realizzato dopo l'evento, su una superficie di 43 ettari. «Non ci sarà cementificazione - afferma Giuliano Pisapia - prevediamo un grande parco che abbia finalità tematiche», oltre alla sede del Terzo Settore alla Cascina Triulza e il «Palazzo dell'Innovazione» al Padiglione Italia, finora le uniche due strutture che sarebbero dovute rimanere in eredità sul sito. Ma l'ad dell'evento Giuseppe Sala ieri ha sparigliato un pò le carte. «In teoria - ha detto - sarebbe possibile mantenere alcuni padiglioni, come centri congresso o altro. È quanto ci stanno chiedendo alcuni Paesi partecipanti».
Il sindaco non sembra convinto invece dello studio di fattibilità lanciato due giorni fa dal vicesindaco Ada Lucia De Cesaris con il Politecnico per la riapertura dei Navigli milanesi. «Bisogna non avere utopie e vedere cosa è possibile fare - frena -.

Mi sembra che sia già un grande segnale restituire alla città la Darsena».

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