Cronaca locale

Mezza città condannata ai 30 all'ora

Mezza città condannata ai 30 all'ora

Leggi l'elenco delle strade in cui scatterà il limite di velocità a 30 km all'ora e non puoi non notare un'incongruenza: ci sono le viuzze a ridosso del centro, quelle con il pavé e lo stop a pochi metri. E va bene. Ma ci sono anche le vie di periferia, quelle a doppio senso dove ci passerebbe pure un tir. Quelle che assomigliano più a strade provinciali che a vie di città. Lì, andare a 30 km è quasi impossibile.
Nel piano del traffico urbano, in discussione in Comune, le «zone 30» comprendono indistintamente via Bellezza come le vie di Baggio, via Conservatorio come la zona del Gallaratese. Ma non in tutte sembra abbia senso procedere a passo d'uomo. O almeno, scorrendo l'elenco, qualche dubbio viene ai consiglieri pidiellini nel vedere lo stesso limite di velocità in strade di natura tanto diversa. «Vorrei capire i criteri con cui sono state individuate le zone - ammette il vice presidente del Consiglio comunale Riccardo De Corato - e soprattutto a che velocità si procede ora, prima dei nuovi limiti. Detta così, questo mi sembra un tranello per poter dare qualche multa in più e fare cassa».
Detto questo, sembra prematuro allarmarsi. Molto prematuro. Già, perché sui 23 milioni calcolati per il nuovo piano del traffico, di reali (cioè di già stanziati) ce ne sono solo 3. Quindi non tutte le 32 zone con il limite verranno realizzate. Dovendo scegliere, il Comune ha stabilito delle priorità: si comincia con cartelli e telecamere in via Colonna, Dergano, Lazzaretto, Melzo, Muratori, Paruta e Solari, dove il limite di velocità di accavalla ad altri interventi a favore della sicurezza. Tutto questo non verrà realizzato nell'immediato ma, si pensa, nell'arco dei prossimi due anni.
Lo stesso discorso vale per gli interventi di zone a traffico limitato o di pedonalità privilegiata in altri cinque punti: piazza Oberdan, via dei Fontanili, piazzetta del Liberty, via Santa Radegonda e via Montenapoleone. Ad esempio, il progetto per limitare il traffico nella via per eccellenza delle griffe c'è, è pronto ed ha anche la benedizione dei commercianti. Ma mancano i soldi per realizzarlo, quindi per ora resta sulla carta. Per il resto, il piano del traffico punta a blindare Area C, cioè a rendere ufficiale e definitiva la sperimentazione, ad allargare le zone a traffico limitato e a favorire la circolazione delle biciclette. La discussione in commissione Trasporti, che continuerà venerdì e lunedì prossimo, ha recepito le osservazioni arrivare dai consigli di zona: in tutto 134 puntualizzazioni, di cui 108 su uno stesso argomento: il parcheggio a cinque piani di Aporti Varanini. Nonostante le promesse, la giunta arancione ha confermato che i lavori si faranno. Ma i cittadini si oppongono in massa. Sul tema parcheggi, l'assessorato di Pierfrancesco Maran sta anche lavorando a un accordo con le autorimesse, per cercare di sfruttare al meglio lo spazio dei garage. Magari aprendoli anche agli scooter.
Per il resto, le idee sono parecchie, i soldi per realizzarle pochi. Quindi il piano rischia di restare pura teoria. Soprattutto se l'idea è quella di seguire il modello Londra, come hanno suggerito Maria Anna De Censi (Pd) e Marco Cappato (Radicali).

«Prima ripariamo le buche per strada» fa notare, pragmatico, De Corato.

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