Fiera Milano

miart, Fondazione Fiera Milano acquisisce undici opere, il Rotary Brera una scultura

La Fondazione ha destinato 100mila euro per arricchire la collezione custodita nella Palazzina degli Orafi. Il lavoro dell'artista emergente acquistato dal Rotary sarà donato a un'istituzione museale milanese

miart, Fondazione Fiera Milano acquisisce undici opere, il Rotary Brera una scultura

Fondazione Fiera Milano arricchiesce anche quest'anno la sua collezione d'arte contemporanea custodita nella storica Palazzina degli Orafi, con le acquisizioni di attraverso il Fondo, di 11 opere a miart 2019, la fiera dell'arte moderna e contemporanea, per un valore di 100.000 euro.

La giuria, composta da Giovanni Gorno Tempini, presidente di Fondazione Fiera Milano e presidente di giuria; Sarah Cosulich, direttore artistico La Quadriennale di Roma; Matthias Mühling, direttore Lenbachhaus, Monaco di Baviera; Ernestine White, direttrice, William Humphreys Art Gallery, Kimberley - ha selezionato le seguenti opere:
Tomaso Binga (Bianca Pucciarelli Menna) - Tiziana Di Caro, Napoli; Benni Bosetto - ADA, Roma; Simon Fujiwara - Dvir Gallery, Bruxelles - Tel Aviv; Francesco Gennari - Antoine Levi, Parigi; Frances Goodman - SMAC, Città del Capo - Johannesburg - Stellenbosch; Tina Lechner - Hubert Winter, Vienna, Franco Mazzucchelli - Chertlüdde, Berlino; Vasilis Papageorgiou - UNA, Piacenza; Francesco Pedraglio - Norma Mangione, Torino; Cinzia Ruggeri - Campoli Presti, Londra - Parigi; Ignacio Uriarte - gaep | Estwards Prospectus, Bucarest.
Da segnalare che 43 opere della collezione di Fondazione Fiera sono in mostra fino al 7 maggio alle Gallerie d'Italia, lo splendido museo di Intesa Sanpaolo in piazza Scala a Milano.

Premio Rotary Club Milano Brera per l'Arte Contemporanea e i Giovani Artisti
Il premio, giunto alla sua XI edizione, è stato istituito nel 2008 come primo riconoscimento nel contesto di miart e consiste nell'acquisizione di un'opera di un artista emergente o mid-career da donare a un'istituzione museale milanese.


Dopo un'attenta analisi la giuria - composta da Laura Cherubini, curatrice, docente di Storia dell'Arte Contemporanea, Accademia di Belle Arti di Brera, Milano; Christian Marinotti, editore, docente di Storia dell'Arte, Politecnico di Milano e ideatore del premio; Bartolomeo Pietromarchi, direttore, MAXXI Arte, MAXXI Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo, Roma - ha deciso di conferire all'unanimità il premio a June Crespo per la scultura Instruments and fetishes presentata dalla galleria P420 di Bologna, con la seguente motivazione: "L'artista si è dedicata particolarmente ad indagare il tema del corpo femminile, assumendo il linguaggio classico della scultura in bronzo e rinnovandolo profondamente sia dal punto di vista della tecnica che da quello dell'iconografia, in un ribaltamento delle convenzioni”.

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