Cronaca locale

Milano «capitale» del vino Nuove etichette e cin cin

Sino a domenica la festa dedicata all'enologia tricolore Oltre trecento eventi. E tour per conoscere i produttori

Milano «capitale» del vino Nuove etichette e cin cin

Per una settimana Milano torna a essere il centro del mondo del vino. Fino a domenica 13 ottobre si alzano i calici della «Milano Wine Week»: ancora sette giorni consacrati alla grande enologia tricolore, che vale undici miliardi di euro e si conferma al primo posto per produzione in volumi, con 50,4 milioni di ettolitri all'anno (Industry Book 2019, Unicredit).

Numeri importanti, che meritano di essere celebrati, e questa seconda edizione della Mww ha tutte le carte in regola per farlo, forte di un calendario decisamente ampliato. Gli eventi sono oltre trecento circa il triplo del 2018 tra walk around tasting, masterclass, seminari, lanci di nuove etichette, ma anche aperitivi e cene esclusive.

«La Milano Wine Week vuole essere il punto di arrivo e ripartenza per una nuova generazione di produttori, ristoratori, manager, sommelier, consulenti ed enotecari che hanno ereditato o costruito aziende e che cercano nuovi linguaggi e forme di approccio all'universo vitivinicolo - spiega Federico Gordini, fondatore e presidente della manifestazione - E soprattutto vuole essere una grande occasione per i consumatori, per dare loro delle chiavi di lettura e avvicinamento al vino attraverso esperienze emozionali». Insomma, una Mww dalla doppia anima: professionale ma al tempo stesso dichiaratamente «pop».

Il quartier generale è ancora una volta Palazzo Bovara, in Corso Venezia 51, dove vanno in scena gli eventi istituzionali. Ma la manifestazione abbraccia tutta la città coinvolgendo numerosi ristoranti e locali grazie alla formula dei Wine District: sei quartieri abbinati ad altrettanti Consorzi vinicoli che offrono circuiti di degustazione aperti al pubblico. Chi ama le bollicine della Franciacorta può dirigersi verso Brera-Garibaldi-Solferino; mentre il distretto Eustachi è accoppiato ai vini dell'Oltrepò Pavese.

Ancora spumanti, con il Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene in zona Porta Nuova; mentre Porta Venezia ospita le iniziative dei produttori del Friuli Venezia Giulia. Il quartiere Isola accoglie le bottiglie della Regione Sardegna; l'area Arco della Pace e Corso Sempione ha scelto di brindare con i calici dell'Asti e del Moscato d'Asti.

Ai Wine Disctrict si aggiungono altre location speciali. Per tutta la settimana chi visita il Museo della Triennale riceve una flute di spumante Ferrari, mentre nel foyer della Scala mercoledì 9 ottobre è organizzato un party per il 15esimo anniversario della partnership con Cantina Bellavista, che ha creato una collezione di Franciacorta in omaggio al tempio della lirica. A fare da sfondo a degustazioni, aperitivi e menu a tema ci sono, tra gli altri, anche Signorvino, Eataly, CityLife Shopping District, The Bryan and Barry Building, Wine Tip e Cantina Urbana, che sabato prossimo invita tutti a celebrare il suo primo anno di attività con una festa di fine vendemmia.

Tre le novità più attese vanno ricordati i Wine Tour: viaggi alla scoperta delle terre del vino situate entro le due ore di macchina da Milano. La volontà di parlare ai giovani ha maturato, infine, l'esigenza del primo Wine Generation Forum, in programma venerdì all'Hotel Principe di Savoia. Realizzato con Agivi (Associazione giovani produttori vinicoli italiani), è preziosa occasione di confronto tra i professionisti nati negli anni Ottanta e Novanta, con l'obiettivo di tracciare le linee di un vero e proprio «Manifesto per le nuove generazioni» (il programma completo della «Milano Wine Week» con l'elenco degli eventi gratis e pagamento è consultabile al sito www.milanowineweek.

com).

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