Cronaca locale

Milano città senza barriere (e senza bus per i disabili)

Pisapia: «Siamo una guida per l'Europa» Però mancano ancora i pulmini scolastici

Nei panni del sindaco, Giuliano Pisapia si vanta di quanto Milano sia a misura di disabili: «Siamo tra le città guida del continente». Ma lo stesso Pisapia, nei panni di presidente della Città metropolitana, si dimentica dell'esistenza dei portatori di handicap e non «li accompagna» nemmeno a scuola. Uno sdoppiamento di personalità che stride. Soprattutto quando sul calendario si accavallano le date: quella in cui Milano viene premiata con il City Access Award 2016, il riconoscimento assegnato dall'Unione europea alle città che hanno messo in atto buone pratiche in tema di accessibilità per le persone con disabilità. E quella in cui la Ledha, l'associazione che tutela i disabili, ha presentato i primi dieci ricorsi delle famiglie rimaste senza pulmini per raggiungere la scuola dall'inizio dell'anno. Un problema che tra Milano e Lombardia riguarda oltre 4.600 studenti e che è in gran parte finito nel dimenticatoio.«Sono orgoglioso che la nostra città sia stata scelta come esempio dell'impegno su un fronte così importante come quello della disabilità - commenta il premio Ue Pisapia -. Per un' amministrazione pubblica è fondamentale, insieme a tutti gli altri soggetti coinvolti, dare una risposta concreta per rendere Milano sempre più accessibile a tutti. Questo riconoscimento internazionale dimostra che siamo sulla strada giusta». La Ledha per un giorno non vuole fare polemiche e tiene distinti il premio per l'accessibilità e la mancanza dei pulmini. «Oggi vogliamo solo festeggiare il premio ricevuto dalla città per l'accessibilità. Per noi il vero premio è stato vedere i disabili girare liberamente per Expo» commenta Giovanni Merlo, che con la mente corre a Franco Bomprezzi, lo storico rappresentante della Ledha che per i disabili battagliò in Comune fino al suo ultimo giorno di vita. Ora si festeggia. Da domani l'associazione tornerà a lottare. Anche perché è vero che Milano ha fatto passi da gigante in tema di accessibilità, ma è anche vero che tuttora in città manca un «piano ascensori» per rendere davvero libero di muoversi chi si sposta sulla sedia a rotelle. «Questo premio - sostiene il presidente Ledha Alberto Fontana - deve essere un punto di partenza per rendere Milano una città sempre più accogliente e accessibile, non solo per le persone con disabilità motoria e sensoriale. Ma per tutti». Tra questi anche gli studenti che ogni mattina faticano a raggiungere la scuola. O che non ci vanno proprio perché non sanno come spostarsi. Ad oggi più di cento famiglie hanno presentato una diffida alla propria Provincia di residenza.

Alcune Province si sono attivate per trovare una soluzione, altre non ancora, soprattutto per problemi legati alla mancanza di fondi.

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