Cronaca locale

Milano ritorna capitale: boom di ospiti e stranieri

Lo stile di Armani ha chiuso la «Fashion week» Nel bilancio ben settanta sfilate e 174 collezioni

Katia Noventa

A conclusione della Milano Fashion Week, il cui bilancio quest'anno è estremamente positivo, «la città è tornata ad essere la vera capitale della Moda Italiana ed Internazionale: è stata una settimana di successi e di grande energia» come sottolinea Carlo Capasa, presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana.

«In questi giorni abbiamo ospitato 70 sfilate, 92 presentazioni, 37 eventi per un totale di 174 collezioni. Ne emerge l'immagine di una donna sexy, ma determinata, attenta al sociale e multietnica», continua lo stesso presidente.

«Ci sono state tante presenze straniere: cinesi, giapponesi, coreani - chiarisce Carlo Capasa -. Dopo anni di assenza c'è stato il gradito ritorno dei russi, che mancavano oramai da anni. Il tutto ci permette di consolidarci e di proiettarci ulteriormente sui mercati orientali, da cui ci aspettiamo grandi numeri ed una considerevole crescita. C'è stato inoltre uno splendido feeling con la stampa internazionale, con riscontri molto positivi sia da parte della critica di moda che da parte dei buyer. L'insieme ha portato, in città, una positività ed un'energia che fa bene a Milano, che sta davvero rinascendo e si sta imponendo come centro mondiale delle principali tendenze».

Anche Beppe Modenese, presidente onorario della Camera della Moda, sottolinea in termini positivi la settimana della moda milanese. «Ho visto tante sfilate in questi anni. I cambiamenti sono stati tanti, ci sono state cose belle e cose meno belle, e purtroppo è sempre più difficile avere delle novità, ma la settimana della moda si conferma sempre come evento positivo ed innovativo».

A conclusione della settimana della moda, Giorgio Armani ha presentato la sua collezione Autunno-Inverno 2017-2018. Una collezione caratterizzata dai cromatismi, dai segni, dalle materie prime che si moltiplicano come sfaccettature di gemme preziose. I colori, accesi e vibranti, risaltano con note rosso rubino, viola ametista, verde smeraldo, tagliate dal nero i cui intarsi danno ritmo ad una silhouette liquida ed individuale, che rende il vestirsi, nell'interpretazione di Giorgio Armani, un gesto poetico, una declinazione libera, fantasiosa, persino irriverente.

Giorgio Armani, come altri importanti stilisti, quali Stella McCartney, Hugo Boss e Ralph Lauren, da sempre attento alle tematiche ambientaliste ed animaliste, già dal 2016 non utilizza la pelliccia animale.

Uno stile, quello di Armani, apprezzato dalle stelle di Hollywood che anche quest'anno lo hanno scelto numerosi per la serata degli Oscar. All'89th Annual Academy Awards, celebrato l'altra notte a Los Angeles, vestivano Armani Viola Davis, Oscar per la miglior attrice non protagonista, Isabelle Huppert, la splendida Nicole Kidman ed Emma Roberts. Tra gli uomini vestivano Armani il candidato al titolo di miglior attore protagonista, l'affascinante Denzel Washington, il sempiterno Mel Gibson, in lizza con il suo La battaglia di Hacksaw Ridge, nonché Leonardo Di Caprio.

Tra gli innumerevoli ospiti alle sfilate erano presenti Monica Cruz, attrice e ballerina spagnola sorella di Penelope, la sciatrice statunitense Lindsey Vonn, Isabella Ferrari, Valeria Golino, Sveva Alviti, Isabella Ragonese e la mezzosoprano inglese Carly Paoli.

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