Cronaca locale

Mini proroga per l'Oasi del clochard

Lunedì incontro Furlan-Rabaiotti, bando per 200 posti letto in via Aldini

Una versione ridotta dell'Oasi del Clochard potrebbe sopravvivere in via Lombroso almeno fino a fine settembre, con un terzo dei 175 ospiti del villaggio per senzatetto gestito dai City Angels dal 2017. Il presidente Mario Furlan ieri ha già dato la disdetta dell'affitto dei 50 prefabbricati che da allora hanno accolto e restituito dignità a persone in difficoltà, su un'area di proprietà di Sogemi e assegnata con bando pubblico dal Comune. Finora la società che gestisce i mercati generali aveva prorogato di 6 mesi in 6 mesi la concessione del terreno all'Oasi, l'ultima proroga era arrivata a marzo ma la scadenza del 29 luglio è tassativa: Sogemi deve iniziare i lavori di ristrutturazione dell'Ortomercato. Furlan sperava che il villaggio potesse sopravvivere più a lungo, l'associazione ha investito 100mila euro per container e lavori. Dopo che sono scattate petizioni on line, interventi in consiglio comunale e appelli a salvare il villaggio dei clochard, evitando di lasciare gli ospiti in mezzo alla strada, i toni ieri si sono ammorbiditi. Il Comune ha garantito intanto che nessuno rimarrà senza accoglienza, ha lanciato un avviso pubblico a inviti per 225 posti letto (che faranno salire l'offerta durante tutto l'anno, fuori dall'emergenza freddo, a quota 1.100) o la possibilità di gestire a partire da agosto 200 posti per clochard nel centro di accoglienza di via Aldini. Anche i City Angels saranno chiamati a partecipare. Intanto valuteranno se mantenere su uno spazio ridotto per altri due mesi l'Oasi di via Lombroso. Lunedì, giorno della scadenza, è fissato un incontro tra il presidente dei baschi blu e l'assessore Gabriele Rabaiotti che ha appena ereditato da Pierfrancesco Majorino le deleghe al Welfare. «La chiusura del villaggio era già programmata da tempo - ricorda Rabaiotti - tanto che la scadenza era a marzo ed è stata prorogata fino al 29 luglio perché l'area è di proprietà di Sogemi che deve fare i lavori di riqualificazione. Questo non significa disinteressarsi delle persone che vivevano lì e avevano avviato un percorso di reinclusione. Ai City angels era stato proposto di proseguire con l'esperienza fino a fine settembre, con un numero di posti ridimensionato per consentire la preparazione dell'area ai lavori futuri, e al momento non hanno dato riscontro ma li incontreremo ancora il 29 per trovare una soluzione e verificare la fattibilità delle diverse opzioni. Riconosciamo e sosteniamo (anche economicamente) la loro attività e gli sforzi». A Furlan preme «che nessuno rimanga per strada, valuteremo lunedì sulla proroga a settembre. Sarebbe bello che il Comune mettesse a bando un'area o in alternativa una scuola per replicare il modello 'Oasi, ma concedendo lo spazio per 10-20 anni per rientrare dagli investimenti».

ChiCa

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