Cronaca locale

Moda, sei giorni di sfilate e anche un «talent show»

Grazie ad Armani allungata la kermesse Attesa per la sfida tra 250 giovani stilisti

Moda, sei giorni di sfilate e anche un «talent show»

Aspettando l'Expo e il nome del nuovo presidente di Camera Moda. Aspettando il Museo Armani, la Fondazione Prada e la nuova sede di Camera Moda in piazza Duomo. Aspettando una fashion week con le maison che aprono le porte al pubblico e un calendario di eventi davvero «democratico». Le novità più grandi arriveranno fra aprile e giugno per l'Expo, intanto per Milano questa settimana della moda dedicata alla donna che si apre il 25 febbraio e si chiude il 2 marzo fa da ponte fra il passato e il futuro. Con un nuovo calendario che ritorna di 6 giorni grazie a re Giorgio Armani «che ha accettato di sfilare l'ultimo giorno, e le aziende importanti spalmate giorno per giorno alternate ai nuovi talenti», come spiega l'ad Jane Reeve, anche se ancora ci si domanda che pubblico di buyer avranno i giovani posizionati in coda al calendario. Si torna con le sfilate nelle «solite» location sparse fra i palazzi storici del centro, il quartier generale a Palazzo Giureconsulti, le sale di Palazzo Reale prestate dal Comune ai giovani, la (rinnovata) convenzione fra Comune e Camera Moda, e i buoni propositi di aprire alla città la settimana della moda, soprattutto perché «questa è l'ultima prima dell'Expo». E si torna anche con tante novità. Nuovi i 9 nomi di stilisti che presentano, come Philippe Model Paris e il giovanissimo Giannico. Attesissimi Roberto Capucci che lancia la sua prima collezione pret-a-porter di lusso, il neodirettore creativo di Gucci Alessandro Michele, la new entry milanese di Philosophy, e il ritorno di Krizia. Nuovo il talent show 2.0 ideato da Camera Moda: 250 i giovanissimi aspiranti stilisti, tutti appena diplomati, 4 i vincitori che sfileranno il 24 febbraio al teatro Vetra con altrettante collezioni sponsorizzate da Camera Moda. Nuova la sede di Camera Moda di piazza Duomo 31, che inaugura in aprile con un nuovo presidente («Non c'è ancora nessun candidato», dice Mario Boselli, che resterà presidente onorario). Mentre il progetto di spostare le sfilate a Porta Nuova «è stato accantonato, anche se non escludiamo che molti eventi avranno luogo lì, per mostrare al pubblico dell'Expo anche la Milano del futuro». Nuova la app che accompagnerà la gente alla scoperta del mondo della moda durante l'Expo, e i ciceroni che faranno scoprire i luoghi segreti della Milano fashion ai visitatori, ma bisognerà aspettare giugno. Ora si riparte con 151 collezioni donna per il prossimo inverno suddivise fra 68 sfilate, 76 presentazioni, 4 presentazioni su appuntamento, e tanti eventi. Il via il 24 con l'opening della mostra open air Tombini Art: in via Montenapoleone e Sant'Andrea 24 maison, da Armani a Zegna, hanno dipinto altrettanti tombini che ricoprono le fibre ottiche. Poi le mostre aperte a tutti di Palazzo Giureconsulti, dove gli artigiani di Fratelli Rossetti mostreranno come nasce una scarpa. Chiudono in bellezza la mostra futurista di Laura Biagiotti e Giacomo Balla in via Manzoni, e l'opening della mostra su Gianfranco Ferrè a Palazzo Reale. Tutto con un occhio all'Expo. Fra i primi obiettivi di Jane Reeve, ci sono sempre la «digitalizzazione, e ci siamo con il sito milanomodadonna.

it (con foto di sfilate, presentazioni e street style), e l'internazionalizzazione, perché dobbiamo far di tutto per portare qui la gente a vedere le nostre sfilate, ma anche per esportare i nuovi talenti».

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