Cronaca locale

Monopattini, mille incidenti. De Corato: "Servono regole"

Appello della Regione al governo: "Obbligo di casco, dell'assicurazione e un'abilitazione per i minorenni"

Monopattini, mille incidenti. De Corato: "Servono regole"

«Faccio un appello al legislatore e ai sindaci: i monopattini sono un utile mezzo se viene regolamentato e disciplinato, come tutti i mezzi di mobilità. Ma se usato male, come purtroppo sta avvenendo, determina un'alta incidentalità. Lo dimostra Milano, dove da giugno 2020 ad oggi, come testimoniano i dati Areu, ci sono stati 1.200 incidenti che hanno richiesto il ricovero in ospedale. In particolare, in Corso Buenos Aires e Corso Venezia, da quando sono state realizzate le piste ciclabili, gli incidenti sono passati da 28 del 2017 a 182 del 2021, con un aumento secco del 650 per cento». È l'appello dell'assessore regionale alla Sicurezza Riccardo De Corato, promotore del convegno «Monopattini e dintorni, sicurezza, rischi, norme» a Palazzo Lombardia. «Questi mezzi sono principalmente utilizzati dai giovani, per questo credo che sia necessario intervenire sull'obbligatorietà del casco, dell'assicurazione e del patentino per i minorenni. Queste sono le tre regole minime che il Parlamento avrebbe già dovuto prendere, ma purtroppo così non è stato salvo per il patentino. Credo inoltre che sia necessaria l'obbligatorietà della targa sui monopattini come in Germania per rendere più sicuri questi mezzi».

Solo a Milano circolano 6mila mezzi in sharing, cui si aggiungono quelli privati, che corrono su 4mila chilometri di strade urbane. Così se queste due ruote hanno un limite orario imposto di 25 chilometri orari, molti mezzi risultano «truccati, raggiungendo velocità anche di 35/40 chilometri orari, secondo quanto riferiscono gli stessi vigili» ricorda De Corato. Per altri versi gli stessi utenti, secondo quanto rivela uno studio del Politecnico, non si sentono sicuri sulle strade: l'89 per cento dichiara di sentirsi poco sicuro in strada, il 51 per cento si sente sicuro nelle zone 30, il 37 per cento preferisce il marciapiede, l'80 per cento la ciclabile. Nel caso di piste ciclabili: se l'80 per cento dei guidatori la utilizza, il 13 per cento preferisce comunque il marciapiedi, con rischio conseguente per i pedoni. In assenza di pista, l'83 per cento utilizza la strada e il 17 per cento il marciapiede.

«La strada da percorrere è legata all'educazione, alla sensibilizzazione di comportamenti corretti, rispetto delle regole - ha commentato l'assessore regionale al Welfare Letizia Moratti -. Come assessorato sono a disposizione fin da adesso a condividere eventuali progetti di sensibilizzazione». Il Consiglio regionale della Lombardia l'8 febbraio ha approvato a maggioranza una proposta di legge al Parlamento volta a modificare l'attuale normativa sui monopattini elettrici. Prevede l'introduzione dell'obbligo di copertura assicurativa per tutti gli utilizzatori, il casco, la frequenza di un corso di abilitazione per i conducenti minorenni e il marchio CE per ogni monopattino circolante.

Solo il sindaco di Sesto San Giovanni Roberto di Stefano, dopo la morte ad agosto di un tredicenne caduto dal monopattino ha firmato una ordinanza che prevede obbligo del casco e limiti di velocità di 20 km all'ora sulle piste ciclabili e di 5 nelle aree pedonali.

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