Cronaca locale

La Movida a Milano vale 31 miliardi di euro

Sono 42mila, e in crescita, le aziende dell'intrattenimento. Gli addetti sono 288mila

La Movida a Milano vale  31 miliardi di euro

Milano è sempre più la capitale della movida, sia per numeri di imprese e di addetti sia per i ricavi. Lo confermano i dati della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi.

Sono 120mila le aziende che nel 2019 in Lombardia risultano legate al settore della movida, tra shopping, ristorazione, alberghi, tempo libero, sport, musica ed eventi sulle 933mila attive in Italia. Sono stabili in un anno, secondo l'elaborazione sui dati del registro delle imprese 2018 e 2019. Danno lavoro a 559mila addetti (+4% in un anno e +16% in cinque) su circa 3 milioni di occupati nel settore in Italia (+3% e +11%) e generano un business da 42 miliardi sui 150 a livello nazionale. Oltre 42mila imprese hanno sede a Milano, quasi 17mila a Brescia, circa 13mila a Bergamo e 9mila a Varese, 8.400 a Monza e Brianza, circa 6.500 a Pavia e a Como. Crescono a Milano: +0,4 per cento in un anno e +5,6 per cento in cinque. Con un business da 31 miliardi di euro Milano è la prima in Italia per ricavi, seguita da Roma (27 miliardi), Napoli (oltre 6 miliardi), Padova e Torino (circa 4 miliardi ciascuna). Il primato di Milano si estende anche agli addetti, con 288mila impiegati (+5% in un anno e +23% in cinque anni), davanti a Roma (253mila) e Napoli (133mila). È terza invece per numero di imprese: 42mila, dietro Roma con 81mila e Napoli con 61mila. Trainante il settore intrattenimento, divertimento e sport. Dichiara Valeria Gerli, membro di giunta della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi: «In Lombardia i settori legati alla movida possono contare su 120mila imprese tra ristorazione, commercio e intrattenimento. Si tratta di un fenomeno importante trainato soprattutto dalle attività legate al divertimento e allo sport, con Milano che da sola rappresenta più di un terzo del totale e traina la crescita del comparto.

Bisogna continuare a puntare sulla qualità e sulla varietà dell'offerta».

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