Cronaca locale

Il Municipio 4: "Niente regali per Macao". Ma la sinistra vuole regolarizzare gli abusivi

Il centrodestra dice no alla corsia privilegiata per il collettivo di viale Molise

Il Municipio 4: "Niente regali per Macao". Ma la sinistra vuole regolarizzare gli abusivi

Il Comune incardina la trattativa con gli abusivi di Macao. E il Municipio 4 avverte: niente regali. Lo scontro ora è aperto. Sui compagni che occupano un edificio in viale Molise, la sinistra milanese vuol chiudere un occhio, anzi due. E prosegue col solito doppio standard: inflessibile con gli avversari, diventa comprensiva con gli amici, come i centri sociali, soprattutto quelli chic, come il «collettivo» di viale Molise, che ormai assomiglia a un centro commerciale più che sociale. Il centrodestra invece non ammette corsie preferenziali. «Non sappiamo su cosa verta questa trattativa - spiega il presidente del municipio Paolo Bassi - anche perché non hanno avuto la creanza di coinvolgerci, ma che il Comune vada a trattare con chi si è riempito le tasche sulle spalle dei residenti, somiglia a quello che in altri contesti si chiama condono». «Peraltro - aggiunge - uno spazio del genere, liberata e messa a bando, può essere sicuramente interessante».

Giovedì sera in Consiglio municipale 4, le commissioni Sicurezza e Commercio hanno presentato un documento sulla occupazione abusiva dell'ex borsa del macello in viale Molise. Il documento denuncia il fatto che in questi 5 anni il collettivo Macao abbia organizzando eventi e concerti, e perfino una sorta di ostello, in totale spregio delle regole fiscali e di sicurezza, e recando disturbo e degrado ai cittadini del quartiere. La maggioranza ha votato il documento che dice no alla «regolarizzazione» e chiede al sindaco di «ripristinare il principio di legalità».

«Macao - spiega il presidente di commissione Sicurezza Francesco Rocca (Fdi) - vive nell'illegalità più assoluta, vende bevande, cosa che fra l'altro i commercianti possono fare solo con un iter burocratico pazzesco. La scusa è che fanno creatività ma a noi pare solo business, un business illegale, senza badare alle norme di sicurezza, che peraltro per gli altri sono diventate più stringenti dopo il fatti di Torino. E il tutto avviene a discapito dei residenti e dei cittadini che abitano vicino».

Il documento, che chiede di restituire l'area al proprietario (Sogemi) e alla (vera) collettività, ha scatenato la reazione dell'opposizione. Il centrosinistra ha proposto un testo alternativo, che edulcora la richiesta di ritorno alla legalità, evocando un possibile percorso di regolarizzazione.

E lasciando intendere, insomma, che un (altro) regalo agli abusivi potrebbe arrivare.

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