Cronaca locale

Negozi pieni per i saldi al 40 per cento Un'iniezione di fiducia contro la crisi I primi giorni di sconti hanno avuto buon successo

Negozi pieni per i saldi al 40 per cento Un'iniezione di fiducia contro la crisi I primi giorni di sconti hanno avuto buon successo

Epifania col sorriso per i commercianti milanesi. Una impennata delle vendite tale da aver segnato (con la fiumana di clienti di questo weekend) un +8% nei saldi invernali. Saldi iniziati sabato 5, che hanno visto dimezzare i prezzi delle grandi marche, e una ridurre le spese dei cittadini, in qualche caso, del 70%. (La media dei saldi supera di poco, comunque, il 40%).
Dai primi bilanci dei commercianti associati a Federmodaitaliamilano, l'attenzione dei cittadini è sempre più puntata al buon risparmio. Prodotti cioè che, griffe a parte, rientrino in un conveniente equilibrio tra la qualità e il budget del singolo, che quest'anno è stimato sui 146 euro in Lombardia. Lo scontrino medio battuto nelle casse di Milano? A inizio saldi, in effetti, è di 150 euro. I capi più richiesti? Quelli di maglieria, le camicie, i jeans, i capi spalla sportivi, i piumini che ci proteggeranno da eventuali gelate e inoltre borse e stivali. Se ieri, nel giorno dell'Epifania, i milanesi hanno preferito dare un po' di tregua alle vie del centro, l'esordio dei saldi ha registrato visite di clienti da tutto il mondo. Un afflusso nelle maggiori vie commerciali e nel cuore della città; molto meno, come sempre nei fine settimana, le aree di periferia. Renato Borghi, presidente di Federmodaitaliamilano, ha commentato con ottimismo: la percentuale di vendite in aumento, rispetto allo scorso anno, «è un dato positivo che speriamo trovi conferma nei prossimi giorni». L'iniziativa «Saldi Chiari» di Federmodaitaliamilano è, tra l'altro, un how-to per evitare inaspettati voltafaccia negli sconti di questa stagione: dall'uso della carta di credito al diritto di sostituire la merce che non va. Controindicazioni sulla qualità o sull'idoneità della merce che portiamo a casa, convinti di aver fatto un acquisto vantaggioso.
La polizia annonaria ha previsto una cinquantina di sopralluoghi negli esercizi commerciali proprio per verificare la congruità dei prezzi prima e dopo i saldi. Un genere di infrazione che costa al commerciante una multa di 1032 euro. Ma, se chiedi ai potenziali acquirenti quanto pesi la spada di Damocle della fregatura, la risposta a Milano, due volte su tre, suona più o meno così: «Finché multano solo gli esercenti, almeno abbiamo tentato un affare».
Caccia alla convenienza, ma anche semplice curiosità per gran parte dei cittadini che gettano uno sguardo al di là della crisi.

Via la calza della Befana: avanti quelle in saldo e a all'ultima moda.

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