Cronaca locale

«Nella curva degli ultrà mandiamo tanti bambini»

Aprire le porte di San Siro solo ai giovani atleti. È quanto chiede l'Inter in occasione della partita contro il Sassuolo che si sputerà a porte chiuse il 19 gennaio. Un grande tifoso interista è sceso in campo per sostenere con forza la proposta del club nerazzurro. Assiduo frequentatore di San Siro, fin da quando era bambino, Beppe Sala ieri con un tweet ha rilanciato la proposta dell'Inter, «grande opportunità per il calcio e per Milano».

«FC Internazionale Milano - si legge sul sito della squadra - comunica che non verrà presentato ricorso contro le decisioni assunte dal giudice sportivo della Lega Nazionale di Serie A per i fatti accaduti durante la partita Inter-Napoli dello scorso 26 dicembre. Il Club ha invece inoltrato richiesta alla Federcalcio e alla Lega Nazionale di Serie A per offrire la possibilità a bambine e bambini delle Scuole Calcio nerazzurre e a ragazze e ragazzi del Centro Sportivo Italiano di assistere alla gara contro il Sassuolo, in programma il prossimo 19 gennaio e valevole per la 20esima giornata di Serie A, dal Primo Anello Arancio. Un'iniziativa importante per lanciare un segnale forte e chiaro contro ogni forma di discriminazione e violenza».

Tra i primi a commentare con amarezza i cori razzisti e i fischi a Koulibaly durante la partita Inter Napoli del 26 dicembre, preceduta dagli scontri tra ultras costati la vita a Daniele Belardinelli, era stato proprio il sindaco Sala. «Sono tornato a casa avvilito. Quei buu a Koulibaly sono stati una vergogna. Un atto vergognoso nei confronti di un atleta serio come lui, che porta con fierezza il colore della sua pelle - scriveva su facebook l'indomani-. Nel frattempo chiedo scusa a Kalidou Koulibaly, a nome mio e della Milano sana che vuol testimoniare che si può sentirsi fratelli nonostante i tempi difficili in cui viviamo».

MBr

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