Cronaca locale

Niente Giardini Montanelli, a San Siro la festa degli ultrà

Spettacoli e vecchie glorie dell'Inter nel parcheggio Abbandonate le trattative con il Comune: «Ridicoli»

Niente Giardini Montanelli, a San Siro la festa degli ultrà

Fumata bianca. La festa per i cinquant'anni della Curva Nord dell'Inter ieri ha trovato una location in zona Cesarini: il piazzale antistante lo stadio. Un ritorno a casa per l'Inter Club Delirio Nerazzurro che proprio all'ombra del Meazza negli scorsi anni festeggiava la sua curva. «Il comitato organizzatore è stato invitato ad abbandonare ogni trattativa col Comune e richiedere il suolo privato gestito da Inter e Milan - si legge nel comunicato diramato in serata-. La serata e la location saranno riadattate e spettacolarizzate come merita la celebrazione che tutti attendiamo e per questo la sede della festa verrà spostata dall'abituale parcheggio A».

Dopo lo sfratto dai giardini Montanelli, da parte del Comitato interassessorile di Palazzo Marino per ragioni di «sicurezza e di Regolamento del verde», gli organizzatori si sono trovati a due settimane dalla festa senza una sede e migliaia di persone attese per tutta la giornata. Ancor ieri sul sito dei tifosi si poteva leggere con dovizia di particolari il programma della giornata di festeggiamenti per i «cinquant'anni di tifo nerazzurro», senza sapere dove si terrà. Sul dietro front dell'amministrazione, che aveva concesso l'uso degli storici giardini, salvo poi fare marcia indietro a seguito del bombardamento di polemiche dei Verdi e delle associazioni tra cui gli Amici degli ex giardini pubblici, era intervenuto addirittura il ministro dell'Interno Matteo Salvini, molto vicino in realtà agli ultras del Milan, garantendo per la sicurezza dell'evento e la salvaguardia del parco. Da qui un battibecco con il sindaco Beppe Sala che, piccato dell'intervento a gamba tesa del vicepremier, gli aveva risposto di «occuparsi lui in prima persona della gestione dell'evento».

Esclusi quindi i giardini Montanelli in seconda battuta il Comune ha offerto ai tifosi dell'Inter l'Arena. Ma anche qui sono sorti dei problemi: sabato in programma il concerto di Emergency. Domenica invece si terrà la seconda giornata del minifestival per «Bambini resistenti», previsto dalla kermesse sempre alla palazzina Appiani. Troppo complesso far convivere i due eventi, anche se il Comune aveva tentato la mediazione mettendo a disposizione di Emergency il Castello Sforzesco. Ma questo avrebbe voluto dire per il 18esimo incontro nazionale cambiare il programma, buttare volantini e manifesti già stampati, modificare gli appuntamenti all'ultimo e «spezzare» l'organizzazione in luoghi diversi. Per quanto riguarda Delirio Nerazzurro tra i vari problemi avrebbe dovuto affrontare anche i costi: 25mila euro solo per tenere il palco di Emergency montato un giorno in più, cioè da sabato per il concerto a tutta la giornata di domenica.

A una settimana dall'evento l'Inter club ieri sera ha potuto comunicare ai propri «invitati» la location della festa, dopo «il ridicolo tira e molla politico».

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