Cronaca locale

No bipartisan a concerti rock e ristorante al Montestella

Un ordine del giorno «preventivo», votato all'unanimità dal Consiglio di Zona 8. Le (presunte) cattive intenzioni della giunta hanno messo d'accordo centrodestra e sinistra. Un'andirivieni di tecnici comunali al Montestella ha insospettito i politici che nel Parlamentino si sono abituati ormai ad essere consultati dal Comune solo a decisioni già prese. É stato il presidente di Zona Enrico Fedrighini, ambientalista, a proporre all'aula di bocciare ancor prima che arrivi la richiesta di un parere ufficiale l'ipotesi che la prossima estate venga utilizzato il parco del Montestella, frequentato da tante famiglie e runners, come nuova sede del CitySound. La rassegna di concerti estivi fino a quest'anno si è tenuta all'Ippodromo, ma pare che anche lì si siano stancati dei danni provocati da tir e impianti delle band. E «tanto meno - spiega il l capogruppo della Lega Enrico Salerani - sarebbe concepibile spostare la manifestazione alla Montagnetta, oltretutto nel 2015 si celebrano i 70 anni dalla sua nascita, semmai si potranno chiedere più vincoli di tutela ambientale su quell'area non metterla a rischio». Piuttosto, suggerisce provocatoriamente alla vigilia dell'incontro con l'assessore Pierfrancesco Majorino in Zona sul bando di gara per costruire una moschea sull'area dell'ex Palasharp, «perchè non si utilizza quello spazio per i concerti?». La Zona 8 ha bocciato altre due idee arrivate da Palazzo Marino.

No alla creazione di un punto di osservazione delle Alpi dalla Montagnetta, corredato di cinema all'aperto e ristorante per i 6 mesi di Expo («sarebbe troppo invesivo»), e no al trasferimento su quel polmone verde delle giostre presenti al parco Sempione.

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