Cronaca locale

No a tasse e burocrazia La lotta di Forza Italia parte dalla Lombardia

Domani convegno a Bergamo «Il centrodestra deve rilanciare le sue battaglie storiche»

No a tasse e burocrazia La lotta di Forza Italia parte dalla Lombardia

Uomini (o meglio donne) vicine agli organizzatori assicurano che il sovrapporsi della data è stato un puro caso. Assolutamente niente di architettato, ma una coincidenza che da qualcuno è comunque considerata simbolica. Perché mentre sabato a Roma l'europarlamentare e anima ribelle del partito Raffaele Fitto riunirà i suoi fedelissimi all'Eur per cominciare un giro d'Italia, in Lombardia la parte più istituzionale di Forza Italia lancia una convention con le classiche parole d'ordine del popolo di centrodestra: la lotta allo Stato strozzino e alla burocrazia che uccide le imprese. Come a voler sottolineare la tradizionale concretezza del rito ambrosiano, da contrapporre ai barocchi giochi di Palazzo più frequenti alle latitudini romane.

L'appuntamento è per domani alle 16 all'Auditorium di Piazza della Libertà a Bergamo dove con il titolo «Qui, ora! Dalla parte giusta» la coordinatrice regionale e vice capogruppo alla Camera di Fi Mariastella Gelmini convoca il convegno contro le tasse e i lacci e lacciuoli della burocrazia. Un pomeriggio voluto dai giovani di Fi e presentato dagli organizzatori come un indispensabile momento da dedicare al «rilancio e alla riproposta dei nostri principi liberali». Sul palco oltre alla Gelmini, anche il consigliere politico Giovanni Toti, il capogruppo al senato Paolo Romani, deputati e senatori e il neo assessore alle Infrastrutture della Regione, il bergamasco Alessandro Sorte. Così come bergamasco è il coordinatore regionale Giovani Stefano Benigni. Ma ad essere attesi sono sindaci, assessori e consiglieri delle amministrazioni locali dell'intero centrodestra in rappresentanza dei diversi territori. Oltre a militanti e simpatizzanti.

«Questa iniziativa - spiega Sorte - è nata perché al di là di qualsiasi dialettica interna, Forza Italia deve ripartire. E gli amministratori locali sono sempre stati la sua forza». Perché, aggiunge, «noi in tutti questi vent'anni siamo sempre stati dalla parte giusta e adesso a dimostrarlo è proprio il governo Renzi che cerca di fare quelle riforme che sono sempre state al primo posto nel nostro programma: peccato che sia costretto a farle male per colpa di quella parte sempre troppo forte di sinistra che c'è ancora dentro il Pd, come dimostra una riforma del lavoro che con l'articolo 18 non tocca i dipendenti pubblici e si accanisce solo contro artigiani e privati». L'invito di Sorte è allora a «Fi perché riprenda le sue battaglie per ottenere le riforme liberali: finalmente senza condizionamenti, perché è ormai dimostrato che questo governo non sa e non può andare fino in fondo».

Di certo un altro tema importante sarà quello delle alleanze all'interno del centrodestra. Perché già nell'immediato si dovranno decidere candidati e squadre per le amministrative, ma anche le elezioni politiche potrebbero non essere poi così lontane. E proprio per questo assumono ancora maggior valore le parole del governatore Roberto Maroni che all'indomani del voto compatto in Regione sulla richiesta di referendum per l'autonomia, ha confermato che «per quanto riguarda il centrodestra il modello funziona e può essere riproposto anche fuori dalla Lombardia». Nessuna intenzione, dunque, di obbedire al diktat del segretario federale della Lega Matteo Salvini che continua a chiedere l'allontanamento da un'eventuale coalizione degli «alfaniani» del Nuovo centrodestra.

Ma piatto forte della convention sarà anche il «confronto politico sia sui risultati del governo di centrodestra in Regione, sia sull'evoluzione del partito in vista delle prossime assemblee congressuali».

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