Cronaca locale

Le note dei Solisti veneti riaccendono il Duomo

Stasera nella cattedrale il grande evento che fu annullato a dicembre a causa di un suicidio

Piera Anna Franini

Questa sera (ore 19.30) il Duomo spalanca i battenti per un concerto per la cittadinanza. Per la verità era nato come concerto natalizio, annullato il giorno stesso per lutto (un uomo era caduto dalle Terrazze del Duomo). L'appuntamento diventa, dunque, l'augurio della Veneranda Fabbrica del Duomo per l'anno al suo decollo. Immutato programma e protagonisti, tre concerti di Antonio Vivaldi, la Sinfonia K.550 di Mozart con I Solisti Veneti di e con Claudio Scimone, la lombarda FuturOrchestra e i Polli(ci)ni di Padova. Così, il noto ensemble veneto di Scimone, 58 anni d'attività, 6mila concerti, 350 dischi incisi, collabora con la formazione top del Sistema in Lombardia: istituzione attiva da sei anni e che ha coinvolto mille ragazzi fra i 4 e i 18 anni. Due parole sul SIstema. Che ha per motto: «La musica dà una marcia in più». L'obiettivo è quello di formare i ragazzi attraverso la musica, gratuitamente e senza ambizioni professionalizzanti, ma educative in generale. E si sa l'impatto che lo studio musicale ha sull'individuo, stimola il senso di disciplina, il senso del bello, gusto, capacità attentive e di concentrazione. Nella realtà, la convivenza in orchestre non è sempre un idillio, anzi, tuttavia suonare in un'orchestra può anche tramutarsi in una lezione di democrazia: impossibile non ascoltarsi reciprocamente. La stessa struttura di un'orchestra è improntata a gerarchie: si va dal podio, spalla, primi leggii e via di seguito. Ma è pur vero che ogni leggio, anche l'ultimo in fondo a ridosso delle quinte, ha un suo ruolo, offre un contributo. E il risultato finale dipende dalla qualità di ogni singolo intervento, tra l'altro disciplinato perfettamente da quanto il compositore scrive in partitura e poi interpretato dal direttore. Sistema nasce su modello dell'omonimo venezuelano (classe 1975, copyright: José Antonio Abreu) e il suo fiore all'occhiello è FuturOrchestra. Un'orchestra battezzata dal giovane e affermato Daniele Rustioni, con collaborazioni con grandi solisti come Mario Brunello, Gabriele Cassone, Enrico Dindo, Jeffrey Swann e Maurizio Zanini. Da quattro anni FuturOrchestra è ospite nella stagione de «I Pomeriggi Musicali» al Teatro Dal Verme. Ha partecipato con i Carmina Burana di Orff alle manifestazioni per il 150° anniversario della Società del Quartetto di Milano, per la quale suonerà ancora in maggio. I Polli(ci)ni' hanno fra i 7 e 15 anni, è un coro di voci bianche nato nel 2003 nel Conservatorio «Cesare Pollini» di Padova. Ai Solisti Veneti e al loro storico fondatore, Scimone, 82 anni appena compiuti, va il merito di aver rilanciato la musica barocca in tempi non sospetti: ora è una moda, fa tendenza, Cecilia Bartoli vi ha costruito la carriera e fortune della sua seconda fase artistica.

All'epoca, I Solisti furono i primi, i pionieri di un movimento di rinascita che portò alla ribalta tanti autori italiani e pagine ormai dimenticate.

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