Cronaca locale

Ora anche Bollywood scopre il Lago di Como

Dopo le star americane, i super vip dall'India E sulla sponda est «Filario» è meta di charme

Ora anche Bollywood scopre il Lago di Como

Dopo Holliwood anche Bolliwood. Era ovvio. Solo questione di tempo, un paio di matrimoni vip delle star del cinema la scorsa estate, mesi di articoli, fotografie e servizi tivù e anche in India è esplosa la Lago di Como mania. Un mercato vasto per numeri e soprattutto patrimoni che già in questo inizio d'estate comincia ad affacciarsi sulle sue sponde, annunciando sviluppi promettenti per Lariowood.

All'imbarcadero di Como si sale su un (purtroppo non a buon mercato) motoscafo o anche su un battello per percorrere tutta la riva tempestata dei gioielli dell'architettura che vanno dalle architetture liberty al razionalismo, per finire agli interventi minimal delle archistar su edifici protetti gelosamente dalle sovrintendenze. Inevitabile cedere alla tentazione di avvicinarsi alla villa Oleandra di Laglio dove George Clooney ha appena ospitato Barack Obama e consorte, ma anche alla ben più splendida residenza del fratello dell'ex premier libanese Hariri, amico della moglie Amal Alamuddin. Ma ancor più affascinante è Villa La Punta di Igor Kogan, il banchiere dello zar Vladimir Putin, che l'aveva acquistata nel 2009 per 12 milioni di euro e ora è disposto a liberarsene per offerte non inferiori a 70. A fianco le eleganti dimore di magnati e industriali lombardi che sul lago da generazioni hanno il loro chichissimo buen retiro.

Al tramonto si può passare sulla sponda orientale per approdare allo «Yeast Side», il beach bar del Filario Hotel&Residence di Lezzeno, la novità della stagione. Un gioco di parole, dove Yeast significa «lievito», ingrediente base dei piatti serviti e s'incrocia all'est della parte del lago più verde e selvaggia, ma sempre a favore di sole. Tra le sdraio e gli ombrelloni, per gli amanti della mixology c'è la drink list selezionata dal barman Luciano Gusmeroli. Per tamponare un po' l'alcool, le pizze gourmet con ingredienti di alta qualità e la tradizione italiana dei carpacci e della caprese.

Pochi scalini, invece, portano alla terrazza con vista sul punto più aperto del lago, i monti dietro cui cala il sole e l'Isola Comacina. Alessandro Sironi è fondatore e general manager: cresciuto al ristorante di famiglia «Il Grillo» a Capiago Intimiano (Como), liceo classico, Ecole Hoteliere di Glion in Svizzera, Miami al Setai Hotel prima di tornare in Italia con la moglie Alice e una figlia. «Filario - spiega con passione - è un omaggio alla straordinaria tradizione dei tessuti del distretto tessile e del design di Como e un ricordo del vecchio stabilimento dove si produceva il fil di ferro». E nella cui architettura ora sorge la struttura con 13 camere, due suite con piscina privata e terrazza a sfioro e 20 residenze ideali per famiglie. Per tutti piscina, approdo e spiaggia privata. Lo «Yeast side» e il ristorante «Filo», da tre anni regno dello chef Alessandro Parisi, giovane di grande talento. Napoletano, con formazione in Francia e grande occasione a Salisburgo alla corte delle due stelle Michelin dell'«Ikarus». Poi l'Italia, sous chef di Corrado Parisi a «La Gana» di Corvara. In una notte d'inizio estate impiatta (elegante) una meravigliosa Triglia di scoglio, fichi e polenta e Pappa al pomodoro accompagnate da un animante Barone Pizzini. Il Carpaccio di capesante, tartufo nero, burro nocciola e prezzemolo croccante è invece accompagnato da un bicchiere dove il gin si sposa con una scaglia di tartufo umbro.

Gambero rosso di Mazara, mirtilli cicorie e animelle e poi Spaghettone Felicetti, aglio nero e ricci di mare.

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