Cronaca locale

Ora i dipendenti fanno causa a Palazzo Marino

I dipendenti del Comune, sindacati dei vigili in testa, fanno causa a Palazzo Marino per 130 milioni di euro. L'ente infatti avrebbe violato le norme sul pubblico impiego ed è stato messo in mora, con tanto di atto di diffida.

«In questi giorni - si legge in una nota dei sindacati - mentre il ministro Madia sta promettendo, in conseguenza al rinnovo del contratto degli Statali, il prossimo arrivo degli arretrati tra 370 e 712 euro, il Comune di Milano è stato messo in mora perché inadempiente verso i suoi dipendenti». La somma rivendicata è di circa 9mila euro per ogni dipendente. «L'ente, immaginiamo al pari di tutti gli altri sia statali che locali, non ha onorato una norma di legge, addirittura la vituperata legge Brunetta». Si tratta dell'obbligo da parte degli enti pubblici, dopo la scadenza dei contratti collettivi nazionali e in attesa del rinnovo, di fornire ai dipendenti una copertura economica come anticipazione dei benefici del nuovo contratto. Obbligo, spiegano le associazioni di categoria, disatteso dal 2010 a fine 2017 da Palazzo Marino che non ha adeguato gli stipendi. Due sindacati della polizia locale hanno dato mandato all'avvocato Tatiana Benelli di avviare una class action, di cui si discuterà oggi in un'assemblea. Il legale ha calcolato un indennizzo e una somma a titolo di risarcimento.

RC

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