Cronaca locale

Ora Sala fa lo spaccone: "L'aumento di Atm? È un atto di coraggio..."

Maratona di 14 ore in consiglio comunale Lega ed Fi: «Così si penalizzano i milanesi»

Ora Sala fa lo spaccone: "L'aumento di Atm? È un atto di coraggio..."

«L’aumento del biglietto? Lo vedo come un atto di coraggio perché se volessi evitarmi dei problemi non aumenterei il biglietto a due anni dalle elezioni ma non svolgerei bene il mio dovere, cioè garantire il futuro di Atm - il commento di Beppe Sala che ieri ha indossato i panni del «ganassa» -. Bisogna considerare che stiamo aggiungendo nuove metropolitane nuove il cui costo di servizio non è in linea con quello attuale. Ai tanti che criticano dico anche di andare a vedere un po'cosa succede nelle altre città dove c'è un prezzo magari più basso».

«Ci vuole parecchio coraggio per penalizzare ulteriormente i cittadini in difficoltà con un ulteriore balzello - ironizza Gianluca Comazzi, capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale -. In consiglio comunale stiamo facendo una dura battaglia contro questa misura e Forza Italia ha presentato circa 250 emendamenti». «Mi fa sorridere il sindaco quando parla di miglioramento del servizio Atm, usandolo come giustificazione al secondo rincaro della sinistra. A cosa si riferisce? - attacca Silvia Sardone, consigliere comunale ed europarlamentare della Lega-. Nulla viene fatto per contrastare l'evasione o sul fronte sicurezza. Nulla viene fatto per potenziare la frequenza dei mezzi di superficie in periferia». Accusa la giunta di schizofrenia il capogruppo dei 5Stelle Simone Sollazzo: «Le dichiarazioni del Sindaco dimostrano la grandissima schizofrenia che accompagna la scelta sui rincari Atm. Non si può dire che i 51 milioni di maggiori introiti andranno in investimenti per il miglioramento del servizio se in aula sono stati bocciati tutti gli emendamenti dell'opposizione sulla questione, in primis l'emendamento del M5S che chiedeva investimenti in sicurezza e in infrastrutture».

Una maratona in consiglio comunale come non si vedeva da tempo quella che ha tenuto banco nella notte tra lunedì e martedì. I consiglieri di maggioranza e opposizione sono rimasti inchiodati alle loro poltrone per 14 ore di seguito, dalle 16.30 alle 6.15 per discutere degli emendamenti alle riforma delle tariffe del trasporto pubblico, che dal 15 luglio passerà da 1,50 a 2 euro. Nello specifico oggetto degli oltre 500 emendamenti dell'opposizione le agevolazioni tariffarie, ovvero gli sconti e le riduzioni ai biglietti o agli abbonamenti per le fasce più deboli della popolazione, dal momento che l'aumento è stato deliberato dall'Agenzia di bacino metropolitano. Impossibile arrivare a un accordo tra maggioranza e opposizione, ci si riprova oggi pomeriggio con una nuova seduta, questa volta però non convocata a oltranza.

Tra i punti di possibile contatto la richiesta di 4 milioni per la sicurezza a bordo, proposto dalla Lega, a fronte dell'ultima violenta aggressione subita da un conducente sabato notte e per la lotta all'evasione. Approvato anche il «blocco» dell'abbonamento annuale a 330 euro per tre anni e il viaggio gratis per gli animali di compagnia.

Niente da fare invece per la richiesta di arrivare a un'immediata definizione del biglietto breve, che scatterà nel 2020.

Commenti