Cronaca locale

"Il Pd vuole fare la mega moschea. Noi un nuovo commissariato"

Il candidato Di Stefano (Fi) in piazza con Toti e Gelmini. "La sindaca alla marcia, noi ad aiutare gli italiani poveri"

"Il Pd vuole fare la mega moschea. Noi un nuovo commissariato"

«La nostra priorità è il commissariato, la loro la moschea». Il secondo centro più popoloso della provincia, Sesto San Giovanni, non è certo estraneo alla discussione su accoglienza e sicurezza. E il candidato sindaco del centrodestra, Roberto Di Stefano, attacca il primo cittadino uscente, Monica Chittò, che proprio nella sala consiliare del Comune neanche un mese fa ha invitato il ministro dell'Interno, Marco Minniti. «È venuto per spiegare il Daspo urbano - dice Di Stefano - e se n'è andato lasciandoci 111 profughi». Due giorni fa, mentre Chittò scendeva in piazza con altri sindaci lombardi lui ha scelto di andare ad aiutare un gruppo di italiani sfrattati, in via Sacco e Vanzetti: «Abbiamo raccolto scatole e viveri per le famiglie di Sesto che hanno ricevuto lo sfratto, 63 persone di cui 13 bambini. Il Comune non ha fatto niente, contando sul fatto che sono aiutati da amici e parenti. Queste persone hanno cominciato a svolgere un servizio per altri cittadini in difficoltà, il banco alimentare porta loro il cibo e noi abbiamo voluto aiutarli nel giorno della marcia». «L'accoglienza va praticata soprattutto per i nostri cittadini».

Ieri a Sesto a dare man forte a Di Stefano c'erano la coordinatrice di Forza Italia Mariastella Gelmini, il governatore ligure Giovanni Toti, che di Di Stefano è convinto sostenitore, e tanti altri fra cui i sindaci di Paderno Dugnano Marco Alparone, e di Pessano con Bornago Alberto Villa. «Abbiamo riempito una piazza. Sto facendo tutta la campagna fra la gente - dice Di Stefano - gli altri fra salotti, ristoranti e alberghi». In serata, per parlare di terrorismo e sicurezza, sono arrivati l'ex ministro della Difesa Mario Mauro e l'eurodeputato Massimiliano Salini. «Il tema ci tocca - spiega il candidato sindaco - a Sesto è stato ucciso il killer di Berlino Amri e a Sesto vogliono fare la moschea più grossa della Lombardia, con 4mila posti, che non darà neanche alla comunità locale, fatta di 300-350 persone, la possibilità di controllare. Io sono per la libertà di culto e non voglio i sottoscala, ma la mia priorità è il commissariato. Ci sta lavorando seriamente l'assessore regionale Viviana Beccalossi che l'ha proposta, dal Comune sento solo parole: va inserita negli strumenti urbanistici e nel progetto delle aree Falck.

È la cosa che farò, l'attuale comando di polizia non è decoroso per il lavoro che gli agenti svolgono per i cittadini».

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