Cronaca locale

Pestato perché gay in zona porta Ticinese, il giovane denuncia l'aggressione: "Dieci contro uno"

Il gruppo avrebbe prima insultato il 25enne per poi aggredirlo con delle bottiglie di vetro. Sul caso sta indagando la polizia municipale, che ha chiesto le immagini delle telecamere di videosorveglianza dei locali della zona

Pestato perché gay in zona porta Ticinese, il giovane denuncia l'aggressione: "Dieci contro uno"

Stava passeggiando in compagnia del fidanzato in uno dei centri più frequentati per la movida. Ma all'improvviso un gruppo di ragazzi lo avrebbe accerchiato per insultarlo e aggredirlo. Dieci contro uno. È accaduto a Milano, in zona porta Ticinese, dove ieri sera, intorno alle 23, un ragazzo di 23 anni, che si trova nel capoluogo lombardo per motivi di lavoro insieme al suo compagno, è stato assalito per il solo fatto di essere omosessuale.

La dinamica dell'aggressione

In base alle prime ricostruzioni, il giovane sarebbe stato prima individuato da una decina di ragazzi, che si trovavano all'esterno di un locale. Il gruppo, probabilmente sotto effetto di alcol, avrebbe iniziato ad apostrofare la coppia offendendola con parolacce e diverse minacce per poi passare allo scontro fisico. Secondo quanto riportato anche da Fanpage, infatti, i ragazzi lo avrebbero prima immobilizzato buttandolo a terra e poi avrebbero iniziato a lanciargli addosso delle bottiglie, colpendolo alla testa e al torace.

Il ricovero in ospedale

Poco dopo l'aggressione, la coppia ha raggiunto una pattuglia di vigili urbani. Poco dopo l'arrivo di un'ambulanza, il giovane è stato trasportato in ospedale dove, successivamente, è stato ricoverato per le ferite riportate: una ferita lacerocontusa alla testa e un forte trauma al torace. Alle forze dell'ordine avrebbe raccontato dell'aggressione avvenuta senza nessun motivo apparente, né uno scontro, né un litigio. A rendere noto l'episodio, è stata l'associazione Giustitalia che lo sta difendendo proprio in queste ore. Dopo il pestaggio, i dieci aggressori si sarebbero dileguati e i vigili, tramite l'acquisizione dei video delle telecamere della zona, stanno cercando di individura le loro identità per procedere.

Un altro caso simile

Soltanto un mese fa a Ragusa, un 29enne era stato insultato e picchiato a Pozzallo, in provincia di Ragusa, per le stesse ragioni. In quella circostanza, la vittima si trovava in un bar a bere un caffè quando, all'improvviso, è stato accerchiato da un gruppo di ragazzini che, prima, gli avrebbe urlato espressioni come "frocio di merda" e poi lo avrebbe fatto seguire da alcuni adulti per pestarlo. Calci e pugni fino alla frattura del setto nasale. Il giovane, che ha perso conoscenza, è stato ricoverato in ospedale. La sorella della vittima ha denunciato l'episodio anche attraverso il suo profilo Facebook, accusando i presenti che, al momento dell'aggressione, non avrebbero fatto niente per difendere suo fratello. Il grave fatto di omofobia, anche in quel caso, ha indignato tutti.

Dal sindaco del paese agli utenti in rete.

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