Cronaca locale

Pgt, il Comune ignora le moschee abusive. Denuncia in Procura

La Regione boccia il Piano luoghi di culto ma Palazzo Marino non sanziona l'illecito

Pgt, il Comune ignora le moschee abusive. Denuncia in Procura

Una denuncia alla Procura della Repubblica, quella che sta per piovere su Palazzo Marino. Nel mirino il Piano delle strutture religiose, contenuto nel Pgt e adottato il 5 marzo scorso, che regolamenta e pianifica la creazione di nuovi luoghi di culto. Oggi prevede due luoghi di culto da realizzare ex novo (con ogni probabilità uno evangelico e uno musulmano) e quattro centri islamici da sanare: centri in cui oggi si prega già.

Alla Regione spetta la valutazione della conformità del documento di programmazione urbanistica con le leggi lombarde. Bene, il piano dei luoghi di culto, come già indicato lo scorso anno con la Valutazione ambientale strategica, è stato «bocciato» da Palazzo Lombardia.

Ma, questo il punto, molte domande rimangono sospese. Tradotto: il Comune sembra non avere dato seguito alle indicazioni regionali, o meglio, non ha sanzionato nè chiuso le moschee, perché in questo caso di moschee si tratta, abusive. Per quanto riguarda le sedi di preghiera esistenti - si legge nel parere negativo della Regione - non sono allegati i titoli abilitativi e manca la segnalazione di alcuni centri, mentre per le nuove attrezzature e il loro impatto infrastrutturale non è dimostrato che siano rispettati i criteri previsti dalla legge regionale per quanto concerne, fra l'altro, strade e parcheggi.

L'assessore regionale alla Sicurezza Riccardo de Corato ha annunciato l' intenzione di denunciare l'amministrazione alla Procura della Repubblica perchè sostanzialmente non ha chiuso i luoghi di culto abusivi.

Tra le discrepanze, per esempio, il fatto che sotto il nome di «attrezzature religiose di nuova previsione» si annoverino le moschee di via Gonin, via Maderna, via Padova, via Quaranta: «Se, come parrebbe, svolgono da anni la loro funzione religiosa senza alcuna autorizzazione il Comune li ha sanzionati?» si chiede ancora De Corato. Il sospetto dunque è che l'amministrazione non abbia nemmeno le moschee abusive che anni continuano indisturbate le loro attività in via Toffetti 27, via Meda 9, viale Marche 40, via Stadera 18, via Guido Cavalcanti 8, via Faa di Bruno e via Lopez 3.

Nessuno da Palazzo Marino ha mai voluto dire quali misure siano state prese contro i luoghi di culto abusivi. «Invierò un esposto-denuncia alla Procura della Repubblica di Milano per comprendere se da parte di qualcuno vi siano state omissioni nel sanzionare le regole infrante per tempo». Parliamo di regole sicuramente antecedenti la legge regionale 2/2015, ovvero di norme risalenti alla legge regionale 12/05. «La Milano delle moschee esiste già e nessuno in questi anni ha fatto niente per impedirlo - la conclusione dell'assessore -.

Basta andare sul motore di ricerca google maps e scrivere «moschee Milano» per trovare molte di quelle che palazzo Marino fa finta di non vedere».

Commenti