Cronaca locale

Picchiata e violentata al McDonald's

In cella inserviente egiziano: la turista era in cerca di una connessione internet

Picchiata e violentata al McDonald's

Lei aveva bisogno di una connessione wi-fi per mandare una mail al padrone di casa ed è scesa in strada per cercare un posto dove potersi collegare; lui era nel McDonald's, stava lavorando e l'ha notata. Era tardi, notte fonda e quella bella ragazza sola in cerca di aiuto... Ha pensato di approfittarne. È così che un egiziano 37enne, inserviente nel fast food all'angolo tra via Paolo Sarpi e via Lomazzo, è stato arrestato dalla polizia che lo accusa di violenza sessuale nei confronti di una turista russa di 26 anni.

I fatti risalgono alla notte tra giovedì e venerdì 4 novembre alle 2. La ragazza passando davanti al McDonald's che a quell'ora era chiuso da un paio d'ore, ma notando le luci ancora accese, quando ha incrociato lo sguardo dell'egiziano gli ha chiesto di poter usare la rete. Lui l'ha fatta entrare dal retro e gentilmente le ha offerto cibo. Poi all'improvviso è arrivato l'approccio sessuale. Ne è nato un parapiglia, la giovane ha cercato di difendersi, ma l'uomo l'ha colpita con un pugno al volto rompendole il setto nasale. Dopo essere stata colpita la turista è riuscita a convincere il suo aggressore a farla andare in bagno, lui prima si è fatto consegnare il cellulare quindi l'ha lasciata andare. Lei però, tenendosi il naso sanguinante, ne ha approfittato per imboccare la porta e scappare. In strada ha fermato una «Volante» e ha tentato di spiegare agli agenti (parlava solo russo) l'accaduto. I poliziotti sono entrati con lei al fast food e hanno identificato l'inserviente che intanto aveva lanciato fuori dal locale lo zaino della vittima, pur tenendo in tasca il suo cellulare. La ragazza è stata accompagnata in ospedale (20 giorni di prognosi) e poi in questura, dove ha compilato la denuncia grazie a un interprete. Il pomeriggio seguente è tornata in Russia col volo già prenotato. Intanto il suo aggressore, a causa della flagranza ormai trascorsa, è stato solo denunciato a piede libero e nei giorni successivi all'abuso, come ha specificato ieri la polizia, ha continuato a lavorare da McDonald's. Tuttavia a incastrarlo ci sono le immagini delle telecamere del sistema di sorveglianza, filmati che non lasciano dubbi sulle sue responsabilità. Così martedì è stata emessa l'ordinanza di custodia cautelare in carcere con l'accusa di violenza sessuale, lesioni, sequestro di persona e rapina. Il provvedimento è stato notificato all'uomo nell'appartamento che divide con la moglie.

McDonald's Italia ha espresso «vicinanza» alla ragazza e ha precisato che il presunto responsabile non è un suo dipendente bensì «della società di pulizie che collabora con il ristorante».

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