Cronaca locale

La pillola di Mary Poppins ora andrà giù per tre mesi

Da febbraio a maggio la balia più nota della Disney sarà in scena al Nazionale: metà dei biglietti bruciati

Ferruccio Gattuso

Sarà «Supercalifragilistichespiralidoso-mania»: quasi impossibile da scrivere sulle pagine di un giornale, ma del tutto reale nel mondo del teatro. Perché Mary Poppins il musical è finalmente qui fra noi, e la tata volante («praticamente perfetta»), efficiente ma non antipatica, anzi, piomberà in casa della famiglia Banks. E, naturalmente, al teatro Nazionale dove lo spettacolo al suo esordio assoluto in Italia occuperà la scena dal 13 febbraio al 13 maggio per una lunga tenitura che la produzione Wec World Entertainment Company già annuncia «dilatabile»: sì perché il teatro avrebbe già venduto la metà dei biglietti possibili da qui a primavera inoltrata. Ecco perché si può parlare di mania.

Incassato il nulla osta dai detentori dei diritti cinematografici e teatrali stiamo parlando di Disney e del mitico produttore del West End Cameron Mackintosh, il padre di Les Miserables e Phantom of the Opera, in scena ininterrottamente dalla metà degli anni '80 a oggi la Wec ha messo mano al portafoglio e, con sei milioni di euro di investimento, ha dato il via alla macchina dei sogni. Presentato ieri mattina sul tetto della Rinascente a pochi metri in linea d'aria dalle guglie del Duomo, Mary Poppins promette bene ma, come vuole la buona regola dello spettacolo, solo il palcoscenico dirà la verità. Ne sono consci i protagonisti, a cominciare dal regista Federico Bellone che, dopo l'esperienza di Newsies («ottimo lavoro dal successo inferiore alle aspettative») ha guadagnato punti presso Disney che guarda lontano: «ll musical sarà un perfetto equilibrio tra i libri per bambini di Pamela L. Travers e il leggendario film Disney con Julie Andrews. È un perfetto family-show, perché la storia ci racconta di come questa magica tata sia venuta a casa Banks non per salvare i bambini ma il papà, quel Mr. Banks anaffettivo e concentrato sulla carriera. Mary farà capire a lui il significato della famiglia e dell'amore».

Nei panni di Mary Poppins è stata scelta Giulia Fabbri, performer dalla gavetta solida (Newsies, Footloose, Grease). Dove per «scelta» si intende benedetta da Disney e Mackintosh, che con l'ultima parola hanno detto: lei. «Il film è sempre stato una mia ossessione spiega l'attrice i romanzi li ho letti solo recentemente, mi sono stati utili a comprendere meglio il personaggio»: accanto a Fabbri ci saranno Davide Sammartano (Bert), Alessandro Parise (Mr.Banks), Alice Mistroni (Mrs. Banks) e altri 30 membri del cast selezionati tra 1200 aspiranti.

A ciò si aggiungano le coreografie di Gillian Bruce, una ricca scenografia di Hella Mombrini e Silvia Silvestri con tanto di Casa Banks alta quattro piani in scena (e in movimento), effetti speciali dell'illusionista Paolo Carta (Mary Poppins è una tata magica in grado di volare e far apparire gli oggetti) e un'orchestra dal vivo diretta da quell'Andrea Calandrini che, nel curriculum, vanta l'uso delle bacchette al Queen's Theatre di Londra per Les Miserables originale.

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