Cronaca locale

Pisapia fa il capopopolo e guasta i piani a Renzi: «Primarie senza dubbio»

Il sindaco scalda la sinistra che oggi apre la sua kermesse Ma il premier vuole evitare il voto: già quattro i candidati

La data delle primarie del centrosinistra ora è scritta nero su bianco: 7 febbraio 2016. Non era scontato, ma gli 11 garanti l'hanno inserita nella Carta dei valori che dovranno sottoscrivere i candidati e poi gli elettori ai gazebo. Una forzatura? Certamente un incubo che si concretizza per il premier-segretario del Pd. Si riferiva proprio a Milano un paio di settimane fa quando ha dichiarato: «Leggo di consultazioni più o meno convocabili in alcune città. In vista delle prossime amministrative va aperta una discussione seria sull'opportunità di farle o meno». Quel giorno il segretario metropolitano del Pd Pietro Bussolati in un'intervista lanciava il 14 febbraio come possibile data. Nel pomeriggio la coalizione ha poi optato per il 7. Ma pare che l'accelerata abbia irritato non poco Renzi: quella mattina ha chiamato i «colonnelli» milanesi per ricostruire i passaggi. La frase su una discussione ancora tutta aperta sulle «primarie sì, primarie no» è stata una doccia fredda per Milano. Ma Giuliano Pisapia ieri ha chiuso il discorso: ha lanciato con i «saggi» (da Mario Rodriguez a Marilena Adamo e Gad Lerner) la Carta dei valori per le primarie. Ha precisato di non aver parlato con Renzi in questi giorni («no, assolutamente»), e ha risposto secco alla domanda sulle perplessità e i dubbi (..

.)

Commenti