Cronaca locale

Il premio Hystrio ai nuovi talenti del teatro

Oggi serata finale del concorso indetto dalla storica rivista. Sul palco i protagonisti

Marta Calcagno Baldini

Dica trentatré. Anche se l'edizione del Premio Hystrio è la ventiseiesima, non si stanno dando i numeri. La realtà è che la tradizionale manifestazione in omaggio al teatro creata dall'omonima rivista specializzata è uno di quei passaggi fondamentali per valutare lo stato di salute del palcoscenico italiano. Ancora una volta il Premio Hystrio si svolge nella cornice amica del Teatro Elfo Puccini fino ad oggi: tre giornate di audizioni finali per aspiranti attori del Premio alla Vocazione, e infine la serata finale con le premiazioni dei giovani attori e drammaturghi, oltre ai professionisti dello spettacolo. Quel che è certo è che il premio in questione sta un gran bene e ha un'indiscussa autorevolezza presso gli addetti ai lavori, coi suoi numeri da record: 197 iscritti al Premio alla Vocazione, 88 al Premio Scritture di Scena e quasi quattromila votanti al Premio Hystrio Twister. Non ultimo, il Premio Mariangela Melato, giunto alla sua terza edizione. A raccontare questa 26a edizione del Premio Hystrio è il direttore responsabile dell'omonimo trimestrale di teatro e spettacolo Claudia Cannella: «I giovani aspiranti attori hanno davanti una vita abbastanza complicata, che comincia dalla domanda che si sentono fare quando dicono di svolgere questa professione: sì ma poi che lavoro fai? sorride la giornalista Però dai dati che abbiamo riscontrato, le iscrizioni in continuo aumento e la loro provenienza disparata, intendo le scuole più blasonate come le accademie e dei teatri stabili fino agli autodidatti o iscritti a piccole scuole e a semplici seminari e laboratori, mi sento di essere ottimista. I quaranta finalisti che giungono all'Elfo Puccini sono di provenienza mista, e questa è un'altra buona notizia: il talento proviene dalle parti più diverse. Un esempio per tutti? Nel 1999, quando l'Hystrio tornò a Milano il premio andò al siciliano Rosario Lisma, che aveva fatto delle scuole di recitazione locali. Oggi Lisma può dire di essere stato diretto da Garella, Lavia, è arrivato fino al Piccolo dove ha lavorato diretto da Peter Stein, e scrive suoi testi». Il testo di Fratelli del giovane drammaturgo vincitore di quest'anno, Pier Lorenzo Pisano, merita una segnalazione particolare: Ha una struttura narrativa molto intensa, che pubblicheremo in uno dei prossimi numeri di Hystrio».

Tra i premiati nella serata finale, Monica Piseddu per l'Interpretazione, Simone Derai per la Regia, Musella Mazzarelli per la drammaturgia.

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