Cronaca locale

La Provincia ci riprova da sola «Sea in vendita a 160 milioni»

Via all'asta-lampo della salvezza. É una corsa contro il tempo: per evitare il crac la Provincia voterà giovedì in consiglio la delibera per vendere la quota Sea, il bando verrà pubblicato per venti giorni, l'operazione va conclusa entro fine anno perchè l'incasso venga iscritto nel Bilancio 2012. Mancano ancora 83 milioni per mantenere il rispetto del Patto di stabilità previsto dalla legge. E la cifra va raddoppiata se viene dimostrato il «dolo» o «inadempienza» degli amministratori, per questo comunque finisca la gara, è la prova provata che la Provincia vuole consegnare al governo che altro non restava da fare, dopo l'asta su Serravalle andata deserta e il flop della quotazione Sea. Ieri Asam, la cassaforte azionaria della Provincia che ha in man il 14,56% degli scali, ha deliberato la gara per cedere le azioni, La base d'asta è di 160,1 milioni, pari a 4,4 euro per azione (il pacchetto in vendita ne è composto da 34,36 milioni). L'Ipo prevedeva una forchetta di valore per la società aeroportuale tra gli 800 milioni e 1,75 milioni di euro (massimo 4,3 euro ad azione), al prezzo di 4,4 euro la Sea viene quindi valorizzata 1,09 miliardi, più di quanto era previsto per la Borsa, ma meno di quanto pagò un anno fa F2i al Comune per aggiudicarsi il 29,75% del pacchetto. La società nel dicembre scorso era valorizzata 1,3 miliardi, il fondo di Vito Gamberale fu l'unico acquirente e offrì la base d'asta: 385 milioni più un euro. La quota della Provincia, precisa una nota di Asam, sarà aggiudicata «al soggetto che avrà formulato la migliore offerta, sia essa pari o superiore rispetto all'importo a base d'asta». Ma «è prevista altresì - prosegue - la possibilità di presentare offerte al ribasso previa verifica della congruità».
Sulla vicenda della mancata quotazione, Sea ha anticipaato un esposto contro il socio F2i, che ora potrebbe essere l'unico interessato all'acquisto delle quote di Palazzo Isimbardi. Per il presidente della Provincia «è giusto che la Consob verifichi i comportamenti di ognuno. C'è una situazione perlomeno anomala e contraddittoria tra ciò che veniva detto 5-6 giorni prima da coloro che hanno sondato il mercato e quello che poi è stato il risultato». Anomalie «a cui si aggiunge una scarsa attrattività del Paese in questo momento». Ma «bisogna capire perchè affermazioni fatte dalle banche che dovevano collocare sul mercato le azioni sono cambiate in pochi giorni - afferma - e una serie di dichiarazioni alla stampa un pò strumentali».
Duro l'intervento di Assolombarda sulla vicenda della mancata quotazione Sea. Il vicepresidente Giuliano Asperti lo definisce un «pasticcio perfetto» che «lascia abbastanza increduli.

Dedichiamoci a garantire comunque lo sviluppo del sistema aeroportuale lombardo e a fare in modo che le due autostrade lombarde Tem e Pedemontana lombarda non subiscano gravi rinvii, scontato purtroppo che non saranno pronte per l'Expo».

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