Cronaca locale

Quei Notturni improvvisati

di Cristina Bassi

Il cortile del Castello, il clima mite, Vivaldi: la serata perfetta per rilassarsi. Guastata però dalla disorganizzazione. Ovvero, quando l'efficienza milanese affoga in un bicchiere d'acqua.

I 500 biglietti (a 10 euro) per i posti a sedere per Le quattro stagioni da Vivaldi a Piazzolla, appuntamento di mercoledì alle 21.30 con i «Notturni in Castello», sono andati presto esauriti. La prevendita online è stata chiusa in mattinata. A chi è passato alla biglietteria nel pomeriggio è stato detto di presentarsi ugualmente, che dalle 21.30 sarebbero stati venduti i ticket per assistere in piedi. Sempre a 10 euro. Così hanno fatto in molti e dalle 20.30 si è formata una lunga fila davanti al cancello chiuso (nella foto), poi arrivata fino alla fontana. Sulle grate due piccoli cartelli scritti a mano che indicavano la direzione per chi aveva già il biglietto e per chi doveva invece acquistarlo. Gli operatori hanno spiegato che non era possibile far entrare gli spettatori sprovvisti, per andare alla biglietteria o a sedersi su una panchina nell'attesa, prima che tutte le persone con il tagliando fossero arrivate. I posti non erano numerati e non è stato trovato un modo di distinguere i biglietti «seduti» da quelli «in piedi». Alle 21.40 la folla ha cominciato a innervosirsi, anche per le scarse informazioni, qualcuno ha alzato la voce contro chi cercava in modo improvvisato di gestire la situazione. Sono arrivati persino tre soldati. Alla fine gli spettatori senza biglietto sono stati fatti entrare e hanno assistito al (bel) concerto seduti sul prato o sul muretto. Solo i primi cento della coda però, «regola» comunicata all'ultimo momento. «L'affluenza - spiega Gemma Marchegiani, presidente dell'associazione Amici della musica - è stata totalmente inaspettata e, come ogni avvenimento non previsto, ha richiesto una gestione straordinaria. Sia noi sia il personale del Castello ci siamo adoperati per accontentare le persone in coda, ma ovviamente non è stato possibile far entrare tutti. Avevamo sconsigliato di presentarsi senza biglietto (non così a chi scrive, ndr).

Siamo comunque molto felici di questo grande successo».

Commenti