Cronaca locale

Quelle invenzioni di Matisse con carta e matita

Alla Kasa dei libri esposte le opere del maestro francese pubblicate su oltre cento volumi

Quelle invenzioni di Matisse con carta e matita

«È da un anno che ci lavoro». Per forza, a parlare è Andrea Kerbaker, l'appassionato bibliofilo per cui ogni mostra nella sua Kasa dei libri a Milano in Largo De Benedetti 4 (02-66989018) è un'opportunità di ricerca, approfondimento, oltre che un modo per aumentare ancora la sua collezione di volumi, che già supera i 30mila (tutti conservati nella Kasa dei libri e in uno spazio ulteriore a Rozzano). Questa volta mi accompagna, sempre con la calma, la precisione e la cortesia che lo contraddistinguono, attraverso la mostra Le matite di Matisse che, fino al 18 maggio, in più di 100 volumi esposti, vuole svelare un lato in genere inesplorato del pittore francese nato a Le Cateau-Cambresis nel 1869, una laurea in giurisprudenza e una carriera di avvocato presto abbandonata per seguire la vocazione artistica. «I volumi andavano scelti in modo molto convincente perché trattiamo un Matisse disegnatore, tutto da scoprire», dice ancora Kerbaker. Per l'artista, infatti, il disegno rappresentava una parte profonda e intima di sé, era solito dedicarli solo a persone con cui aveva un rapporto stretto, d'amicizia, confidenziale. I libri esposti, tutti acquistati da Kerbaker nei suoi giri per il mondo per mercati e fiere oltre che online, svelano un Matisse che con matita e carta riesce restituire uno sguardo di un'intensità emotiva tale che rivela persino il probabile carattere della persona rappresentata. Come traspare nei lavori realizzati ad hoc per l'editore svizzero Albert Skira, o per lo scrittore André Rouveyere, o la sua musa e moglie Esa Triolet: linee essenziali, quasi sempre in nero, per rendere le curve sinuose di un corpo femminile, un ritratto o un auto-ritratto. La mostra si compone di ben quattro sezioni: i disegni per gli amici e i libri d'artista. Le gouaches découpées, ovvero le sagome tagliate e incollate su carta che Matisse realizzava con i suoi collaboratori quando, malato, era costretto in sedia a rotelle. I cataloghi, che documentano l'esplosione e la fortuna internazionale dell'artista con testi provenienti da Russia, Usa o Giappone.

Infine la rassegna stampa, che, attraverso i giornali e le riviste d'epoca, ricorda le celebrazioni per la scomparsa di Matisse (1954) e quelle del 1969 in occasione del centenario della sua nascita.

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