Cronaca locale

Quelle multe ai bambini il simbolo di una giunta sul filo della crisi di nervi

Pisapia sempre più in difficoltà tra diktat ai gelatai, movida «deportata», lassismo su cortei e manifestazioni

Quelle multe ai bambini il simbolo di una giunta sul filo della crisi di nervi

A questo punto non c'è proprio da meravigliarsi, giacché molti sintomi evidenti e significativi dell'avanzato stato confusionale che regna a Palazzo Marino si erano già manifestati sotto forma di comportamenti inutilmente repressivi o vanamente dirigisti o fastidiosamente burocratici. Tutti spesso sconfinati nel ridicolo. È evidente, insomma, che questa giunta annaspa fra i problemi, nel tentativo di darsi una linea programmatica e una fisionomia amministrativa riconoscibili. Sempre a corto di progetti e priva di una visione della città più che di quattrini, la cui scarsità oggettiva rimane un'ottima scusa. Pensavate forse che non si potesse oltrepassare il limite segnato da quell'idea bislacca di «spostare la movida in periferia», tagliare gli orari ai gelatai o dire di sì a ogni maifestazione? Sbagliato.
Ieri il Giornale ha raccontato l'incredibile vicenda di quel papà che ha dovuto pagare una multa di euro 240 per aver incautamente organizzato una festicciola al parco Solari per il compleanno di suo figlio. Maniacale eccesso di zelo di un ghisa? Niente affatto, perché mamme che si sono informate per un loro analogo programma, scoprendo così la grottesca vicenda, si sono sentire dire che comunque si tratta di «occupazione di suolo pubblico» e quindi domande, permessi, autorizzazioni, assicurazioni... insomma burocrazia e tasse. Poi naturalmente un volenteroso assessore in grado di dare qualche imbarazzata spiegazione-giustificazione si trova sempre e stavolta si è prestato quello alla Sicurezza, Marco Granelli - ma era un problema di sicurezza?
E non chiedetevi, a questo punto, se a una simile indecente vessazione burocratico-fiscale sono soggetti anche i peruviani che organizzano pericolosi barbecue a base di tanta birra e tante risse al parco Lambro o al Forlanini. Se sono in regola con permessi e tasse i rom arrivati a costruire sontuose ville abusive nel parco agricolo Sud - ville che nessuno riesce a demolire. Se hanno le licenze e i permessi necessari i senegalesi che tutte le sere allestiscono una sorta di happy hour all'aperto (con somministrazione non si sa bene di cosa) nel bel parchetto giochi ormai devastato di via Benedetto Marcello. Non ponetevi tutti questi problemi perché non troverete una risposta, e se la troverete non vi piacerà. Tutto dipende, infatti, dallo stato confusionale in cui versa questa Amministrazione. Ma forse non é giusto scaricare la responsabilità di tutto questo sulle spalle di Pisapia. È infatti opinione diffusa perfino, anzi soprattutto fra i più avveduti esponenti della sinistra milanese, che il vero problema di questa giunta sia la insufficiente qualità dei collaboratori del sindaco, a cominciare dagli assessori. Non è un caso, infatti se due tra i più attrezzati tra loro, Stefano Boeri e Franco D'Alfonso, il primo sia stato congedato e il secondo abbia rasentato la rottura proprio per le critiche mosse all'inerzia inconcludente della giunta. Forse questi compagni di viaggio sono stati imposti a Pisapia, ma lui se li è presi e se li tiene. Finché ce la fa.


Anche perché lo stesso sindaco pare sempre più desideroso di trovare un'onorevole - in tutti i sensi - via di fuga.

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