Cronaca locale

"Regalino" di fine anno: zero Irpef per 50mila

La soglia dell'esenzione si alza a 23mila euro Fi: «Ma Sala in campagna promise ben altro»

"Regalino" di fine anno: zero Irpef per 50mila

A pochi giorni dal voto per le Comunali nel 2016 Beppe Sala prometteva su Facebook (nella foto a destra) e nel tour elettorale di «eliminare l'addizionale Irpef per le persone con reddito fino a 28mila euro» perchè «significa aiutare i cittadini milanesi a creare sviluppo. Costruiamo insieme la nostra città delle opportunità». Ma nelle linee guida del Bilancio di previsione 2020-2022 approvate ieri dalla giunta l'asticella si ferma ben sotto le aspettative, e si traduce in un «regalino» di fine anno per soli 50mila residenti. La manovra comunale sarà presentata nel dettaglio il prossimo 17 gennaio e portata successivamente in Consiglio ma tra gli indirizzi politici dettate ieri dalla giunta nell'ultima seduta dell'anno c'è - appunto - l'innalzamento della soglia dell'esenzione Irpef dagli attuali 21mila a 23mila euro di reddito. E nella fascia secondo le stime dell'assessore al Bilancio Roberto Tasca rientrano in cinquantamila. Il piano prosegue con «interventi agevolativi per indigenti Erp e disabili». Tradotto: aumenteranno del 30%, da 283 a 424, i contratti di affitto in case Erp assegnati a chi ha un reddito Isee da zero a 3mila euro, pagheranno circa 35,77 euro al mese. E con la revisione delle soglie di reddito sarà possibile incrementare il numero dei disabili gravi assistiti a domicilio. «Più fondi per la manutenzione di scuole e strade», una quindicina di milioni per la manutenzione ordinariae 49 milioni per quella straordinaria, per sotterrare (tra l'altro) le buche e le polemiche. Proseguirà la lotta all'evasione, prosegue Tasca, «migliorando, anche grazie alle modifiche normative, le procedure di riscossione con una semplificazione dei processi interni al Comune». La legge finanziaria ha dato in mano agli enti locali strumenti per recuperare più velocemente i tributi non pagati, come Imu o Tari (non le multe). Prima di far scattare il pignoramento del conto o dell'auto finora servivano due passaggi, l'accertamento e l'emissione della cartella esattoriale, ora l'accertamento sarà già esecutivo, varrà come intimazione a pagare. «Il Bilancio del prossimo triennio - afferma l'assessore - prevederà una maggiore equità sul fronte della politica fiscale e sociale, con la solita attenzione a tenere sotto controllo la spesa corrente, continuando a ridurre l'impatto del debito sui conti. Chi gestisce oggi l'Amministrazione deve assicurare di non lasciare in eredità alle future generazioni il peso di un indebitamento insostenibile». La spesa corrente (797 milioni) resterà stabile. E proseguirà la valorizzazione del patrimonio immobiliare: ci sono venti contratti di affitto in scadenza nel 2020 in Galleria, non sarà difficile centrare l'obiettivo di superare i 40 milioni di incasso annuale. I dividendi distribuiti dalle società partecipate e le entrate da permessi a costruire andranno sulla spesa corrente. Nel videomessaggio di fine anno pubblicato ieri su Facebook il sindaco rivendica Area B e se «è vero che abbiamo aumentato il prezzo del biglietto, proteggendo però anziani e fasce più deboli, ad Atm chiedo di migliorare il servizio». E ammette: «Sento che dobbiamo fare di più sulla cura della città e delle strade».

Il capogruppo di Forza Italia Fabrizio De Pasquale rimarca che «la promessa elettorale di ridurre l'Irpef ha partorito un topolino. Rimane una ingiustizia far pagare l'addizionale dello 0.8% a chi ha un reddito di 23.500 l'anno in una città col costo della vita alto. Non si può tassare come un ricco chi ha un reddito lordo sotto i 30 mila euro. E il raddoppio dei fondi per scuola e strade è l'ammissione che nella città più ricca d'Italia la manutenzione è veramente scarsa.

Speriamo che in futuro non solo si stanzi di più ma si spenda meglio e con più controlli».

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