Cronaca locale

"Renzi ammazza la libertà"

L'ex ministro La Russa: "Niente larghe intese, nemmeno dopo il voto"

"Renzi ammazza la libertà"

Onorevole Ignazio La Russa, oggi prende il via una maratona per votare no al referendum. Quali sono le ragioni del no?

«Ci sono ragioni tecniche e politiche. La riforma non dà speranza per una repubblica presidenziale, fa solo finta di abolire il senato. E i senatori non verranno più eletti dai cittadini. Quindi c'è solo un restringimento della libertà e della democrazia».

Intende dire che la gente potrà partecipare meno alla vita democratica del Paese?

«Viene esteso al Senato il metodo che è stato adottato per le ex Provincie. A eleggere i membri della Città metropolitana sono stati sindaci e amministratori locali. Non i cittadini».

Si dice che però tutto dovrebbe diventare un po' più semplice.

«Secondo me non si semplifica un bel niente, si leva solo potere alla popolazione».

Questi i motivi del no tecnico. Quelli del no politico invece quali sono?

«Accettiamo la sfida politica di Matteo Renzi. Lui aveva detto che in caso di sconfitta se ne sarebbe andato. Un motivo in più per cui i cittadini sono ben contenti di votare no».

Come si tratteggia il post referendum?

«Non ci sarà nessuna larga intesa. Nè nel caso in cui vinca il sì nè nel caso in cui vinca il no. E sono molto contento che anche Lega e Forza Italia abbiano questa posizione».

In questa maratona di tre giorni, assieme a Fratelli d'Italia ci saranno esponenti di tutto il centrodestra.

«È un'occasione per capire qual è l'area del centrodestra che davvero si oppone a Renzi. Sul palco saliranno vari esponenti di Lega e Forza Italia.

E la giornata di domenica sarà gestita dai comitati lombardi del no con Daniela Santanché e Paolo Grimoldi».

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