Cronaca locale

Riparte il progetto di Piano. Sarà la prima "Casa Erasmus"

Circa 120 posti letto e servizi destinati agli studenti nel «laboratorio» di Ponte Lambro firmato 19 anni fa

Riparte il progetto di Piano. Sarà la prima "Casa Erasmus"

È un «rammendo» annunciato a più riprese e caricato ogni volta da troppe aspettative, da una «call for proposal» lanciata nel 2017 e andata deserta a un secondo bando che sembrava pronto a decollare l'anno dopo ma si è arenato perchè un privato non ha depositato la fidejussione. Morale, il «laboratorio di quartiere» firmato ormai 19 anni fa dall'architetto Renzo Piano, un ponte di vetro (di 4mila metri quadrati circa) per collegare i due caseggiati popolari di Ponte Lambro che si fronteggiano lungo via Ucelli di Nemi è diventato un cantiere infinito. Una ferita aperta che - salvo ulteriori imprevisti - dovrebbe finalmente essere ricucita. Lo hanno annunciato ieri mattina Beppe Sala e l'assessore ai Lavori pubblici Gabriele Rabaiotti durante l'appuntamento della «colazione col sindaco» che ha fatto tappa all'Hangar Bicocca. La Fondazione GaragErasmus Cities, centro di scambio dedicato alla generazione Erasmus che dal 2013 promuove iniziative sociali, incontro tra domanda e offerta di posti di lavoro internazionali e supporta nuove start up, «ci ha detto in maniera decisa che intende creare lì la prima Casa Erasmus d'Europa, il progetto è molto buono e quel quartiere popolare, se ci portiamo dei giovani, può cambiare molto - ha sottolineato Sala -. Ne stiamo discutendo anche con Renzo Piano, noi faremo la nostra parte, riqualificheremo la parte mancante e GaragErasmus avrà il compito di prendere in gestione lo spazio, renderlo vivo e portare tanti giovani a Ponte Lambro».

L'assegnazione in realtà non può essere immediata ma deve passare attraverso un bando di gara, come ha precisato meglio Rabaiotti. La Fondazione ha presentato al Comune una manifestazione di interesse ed è partito lo studio di una formula di partenariato pubblico-privato. «Devono presentarci i tre documenti cardine del bando, una volta valutato l'interesse pubblico metteremo a gara quei documenti - spiega -. Verrà chiesto di migliorare quanto proposto dal soggetto promotore, se il vincitore sarà un altro dovrà compensare il costo della progettazione a GaragErasmus e procederà con noi sul progetto». Ma tutto lascia presupporre che l'operazione andrà a buon fine con la Fondazione. E a differenza dei precedenti bandi, il Comune investirà fino al 49% della spesa necessaria per portare a termine il cantiere, una cifra che potrebbe aggirarsi intorno ai 2-2,5 milioni di euro su cinque. Oltre a 100-120 posti letto la fondazione offrirà agli studenti stranieri iscritti per un periodo di tempo alle università milanesi spazi di incontro con le imprese, formazione e altri servizi di ricerca lavoro. I tempi? «Se riuscissimo a partire con i lavori a settembre 2020 sarebbe una grandissima cosa» ammette l'assessore.

E «chiudere quella ferita portando popolazione giovane sarebbe un'iniezione di energia positiva».

Commenti