Cronaca locale

Rischio terrorismo: un egiziano espulso all'uscita dal carcere

Il 62enne era detenuto a Monza ed era stato segnalato come estremista e radicalizzato

Rischio terrorismo: un egiziano espulso all'uscita dal carcere

Egiziano, 62 anni, era diventato più pericoloso dal punto di vista dell'estremismo islamico mentre era in carcere. Esamm Mohamed Omar Makram è stato espulso dalla polizia domenica, all'uscita dalla casa circondariale di Monza, «per motivi imperativi di sicurezza pubblica». L'uomo era stato segnalato dal Dipartimento dell'amministrazione giudiziaria in relazione ai controlli sui detenuti a rischio di proselitismo jihadista e radicalizzazione islamica. Makram era stato classificato al livello più alto di pericolosità: come «monitorato».

L'egiziano ha scontato una pena di un anno e un mese per occupazione abusiva e discarica non autorizzata di materiali pericolosi. Ha precedenti penali per reati minori, ma era stato indagato nel 1995 dalla Procura di Milano nell'operazione «Sfinge»: la prima inchiesta sul terrorismo internazionale di matrice islamica. L'Ufficio immigrazione della Questura di Milano ha emesso il provvedimento di allontanamento «con esecuzione immediata alla frontiera a mezzo della forza pubblica, convalidato dal Tribunale». Makram è stato rimpatriato con un volo Egyptair partito da Malpensa e atterrato al Cairo alle 21.30 di domenica. Era accompagnato da tre operatori di scorta internazionale. «La cadenza con cui si susseguono le espulsioni per rischio di proselitismo e radicalizzazione di matrice islamica è impressionante - sottolinea l'assessore regionale al Territorio Viviana Beccalossi -. E ancora una volta dobbiamo prendere atto che un potenziale terrorista si trovava in Lombardia».

Makram è appunto una vecchia conoscenza dell'Antiterrorismo. L'inchiesta del 1995, coordinata dalla Procura e affidata alla Digos, mise per la prima volta sotto la lente l'attività dell'Istituto culturale islamico e della moschea di viale Jenner e l'attività dell'imam Anwar Elsayed Shabaan, morto quell'anno combattendo in Bosnia. Furono arrestati una sessantina di frequentatori dell'Istituto. Dietro la copertura della pratica religiosa, secondo gli inquirenti, si era creata una cellula fondamentalista che faceva proselitismo e raccoglieva fondi per la causa della jihad. Allora l'Isis non esisteva, la rete terroristica internazionale si chiamava Al Qaeda. Makram quindi avrebbe attraversato gli ultimi due decenni da militante dell'estremismo.

Oggi gli strumenti legislativi contro il terrorismo internazionale si sono aggiornati. E anche la misura dell'espulsione viene sempre più utilizzata, in particolare al momento della scarcerazione delle persone a rischio dopo le segnalazioni del Dap. Il picco è arrivato negli ultimi mesi. L'attività di prevenzione anti terrorismo ha portato a quasi 50 allontanamenti dall'Italia nel 2017. Lungo tutto il 2016 erano stati 66.

L'accelerazione voluta dal ministero dell'Interno è dovuta agli attentati che stanno colpendo l'Europa.

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