Cronaca locale

Il rito più antico in una calda tazza

L'inverno si addice alle «tea-room» che offrono ampie varietà e pomeriggi di relax

Per la serie contraddizioni dei tempi d'oggi. Da un lato in città è tutto un moltiplicarsi di «hamburgherie» e locali specializzati in patatine fritte, dall'altro si fanno strada le «tecoteche» e le «tisanerie»: luoghi dove sedersi a un tavolino e sorseggiare in tutta tranquillità una tazza di infuso fumante. Magari con un gruppo di amici o in compagnia di un buon libro. Sarà il fascino del cerimoniale che da millenni accompagna il rito del tè, o più semplicemente la necessità di adottare almeno di tanto in tanto un regime alimentare detox. Fatto sta che a Milano la formula delle «sale da tè» accoglie un pubblico sempre più numeroso di appassionati ed esperti, specialmente di sesso femminile.

Dall'happy hour alle tea room, quindi. Basta solo portare avanti la lancetta dell'orologio anticipando l'ora dell'aperitivo al tea time delle cinque, come vogliono gli inglesi. I cocktail fruttati e i calici di bollicine lasciano il posto a una ricca e non meno colorata gamma di Earl Grey, Oolong, Pu-ert (alias tè fermentati) e Rooibos (miscele africane), da godersi sorso dopo sorso. In questi novelli templi del tè l'atmosfera è raccolta, le luci sono soffuse, la piccola biscotteria d'accompagnamento semplicemente deliziosa e le teiere rigorosamente in porcellana, così da conservare il calore dell'acqua il più a lungo possibile. Dentro alle zuccheriere ritornano le zollette, da prendere con l'apposita pinzetta e poi tuffare al centro della tazza. Con buona pace delle più pratiche ma meno affascinanti bustine di carta.

Ecco allora i negozi da non perdere: la Teiera Eclettica l'ArtedelRicevere, il Chà Tea Atelier, i teashop monomarca Dammann Frères e Kusmi Tea, la sala C'è Tea Shop e il punto vendita monzese Parliamo di The.

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