Cronaca locale

Sala arruola De Bortoli: "Lo voglio assessore alla Cultura"

Mr Expo affronta il primo dibattito con Majorino senza troppe difficoltà: promette metropolitane, riforma delle partecipate e autonomia da Roma

Giuseppe Sala e Pierfrancesco Majorino nel primo confronto pubblico all'Anteo
Giuseppe Sala e Pierfrancesco Majorino nel primo confronto pubblico all'Anteo

È un dibattito azzoppato, quello tra Giuseppe Sala e Pierfrancesco Majorino, che aprono oggi i confronti tra i candidati delle primarie del centrosinistra per la poltrona da sindaco di Milano.

Manca la terza candidata, Francesca Balzani, che ha ricevuto l'investitura ufficiale del sindaco Pisapia. Ma manca soprattutto la gara vera: la platea di sinistra che si raduna al cinema Anteo sa che Majorino ha davvero poche chances di vincere le primarie e si è radunata soprattutto per sentire le proposte di mr Expo.

Che con calma e garbo rivendica il proprio lavoro a Rho, respinge le accuse di chi lo vuole troppo poco di sinistra e fissa alcuni punti precisi per il suo programma: più metropolitane, amministrazione sinergica con i Comuni dell'hinterland, riforma della macchina comunale senza remore nell'efficientamento delle prestazioni di impiegati e dipendenti.

Insiste, peraltro riprendendo uno dei temi cari a Majorino, sul tema delle case popolari. Sottolinea l'importanza di un'autonomia politica da Roma ma punzecchia la giunta Pisapia: dal governo si poteva e si doveva ottenere di più.

L'assessore al Welfare, dal canto suo, batte sui soliti tasti: più sociale (spicca la proposta del reddito minimo comunale), più diritti civili, massima distanza dall'attuale maggioranza di governo. Prova a tirare in ballo - per l'ennesima volta - il passato di Sala come direttore generale dell'amministrazione Moratti, ma la platea risponde fischiando.

Emblematiche le indicazioni su un'eventuale giunta: Majorino cita Filippo del Corno e Alessandra Kustermann, mentre Sala spariglia invitando Ferruccio de Bortoli all'assessorato alla Cultura. Resta da vedere se De Bortoli, in caso di vittoria di Sala, accetterà.

Poco presente, al di là degli omaggi di rito, l'attuale sindaco Pisapia. Del resto è interessante osservare come nessuno degli attuali assessori abbia deciso di sostenere il suo candidato. La Balzani, a quanto pare, raccoglierà gli appoggi della Milano dei salotti e della sinistra più radicale.

Majorino, mormorano i maligni, ha già pronto un piano di emergenza: in caso di vittoria di Sala potrebbe conservare il proprio posto in giunta.

Commenti