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Sala difende i cannabis shop: sbagliata una censura totale

Il sindaco frena sullo stop imposto dalla Cassazione Coldiretti: boom canapa in 5 anni, non frenare settore

Sala difende i cannabis shop: sbagliata una censura totale

Quando Matteo Salvini a metà giugno annunciò la battaglia per far chiudere i negozi di cannabis light il sindaco la bollò come «un'esagerazione» del vicepremier leghista, «e di certo - aveva aggiunto - per me non è la battaglia delle battaglie». A distanza di poche settimane sono restano ben distanti le reazioni alla sentenza della Cassazione sugli shop - ne sono spuntati tanti anche a Milano, uno gestito da J-Ax - che vendono prodotti derivati dalla marjiuana. Dai giudici è arrivato lo stop alla vendita di «resina, olio, inflorescenze e foglie di cannabis sativa». Il leader leghista ha ovviamente festeggiato l'assist della Cassazione («mi spiace per i posti di lavoro, che possono essere riconvertiti, ma la sentenza mi fa tirare un sospiro di sollievo, chiarisce che non ci sono droghe che fanno più o meno male»). Beppe Sala invece rimane cauto: «Bisogna leggere bene le motivazioni, è molto difficile giudicare e bisogna anche avere le competenze giuste - premette - ma credo che una censura totale sia sbagliata. É chiaro che una parte del mondo economico sta cercando di lavorare nella legalità». L'assessore regionale alla Sicurezza Riccardo De Corato chiede invece a questore e prefetto una linea dura: «Sequestrino la merce vietata e si arrivi presto a chiudere i 51 negozi di cannabis light a Milano, 134 in Lombardia secondo i dati 2018». Si smarca il consigliere comunale di Forza Italia Alessandro De Chirico: «No al bigottismo d Stato, sì alla regolarizzazione. Da quando sono stati aperti, si stima che i negozi che vendono cannabis light abbiano fatto perdere alla mafia introiti per una cifra che va dai 90 ai 170 milioni di euro».

E scende in campo Coldiretti Lombardia, che segnala come tra 2014 e 2018 si sia registrato un aumento del 600% dei terreni coltivati a canapa (oggi ricoprono oltre 166 ettari) e contesta la sentenza: «Rischia di frenare un settore in grande sviluppo. La canapa è una pianta versatile dai molteplici usi che spaziano dalla bioedilizia all'alimentare. In Lombardia si producono pure cracker, birra, olio per cucinare, tisane».

ChiCa

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