Cronaca locale

Sarà un'Expo nel segno del «Genio»

Sarà un'Expo nel segno del «Genio»

Leonardo, ora o mai più. Ovvero, se ci può essere una grande occasione per trasformare finalmente l'icona del Genio rinascimentale in un vero e proprio brand di Milano da rivendersi anche turisticamente, questa è soltanto l'Expo. E allora, mentre al Castello Sforzesco fervono i lavori di restauro delle decorazioni vinciane nella Sala delle Asse, ieri è stata annunciata in pompa magna la mostra fiore all'occhiello della stagione Expo, quella che si preannuncia come la più importante esposizione italiana dedicata a Leonardo. Nessuno meglio di lui, ha sottolineato il sindaco Pisapia, può rappresentare la cultura e la genialità italiana; e nessuno più di lui può simbolicamente incarnare lo spirito globale che sottende a una manifestazione come Expo, contenitore che racchiude creatività, scienza e spirito d'impresa. Ebbene, anche se manca giusto un anno dall'evento (sarà inaugurato il 15 aprile 2015, lo stesso giorno dei natali vinciani), Palazzo Reale ha presentato le linee guida di una mostra che in dodici sezioni raccoglierà per la prima volta un grande nucleo di opere tra dipinti, progetti, disegni e ovviamente i celebri codici. A illustrarla - oltre ai curatori Pietro Mariani e Maria Teresa Fiorio - c'erano il sottosegretario alla Cultura Ilaria Borletti Buitoni, il commissario unico di Expo Giuseppe Sala, il sindaco e l'assessore alla Cultura Filippo Del Corno. Una parterre d'eccezione a voler sottolineare che non sarà una mostra come le altre, come quelle che un mese sì e un mese no propongono l'icona del Genio in tutte le salse. Sarà una mostra internazionale che si avvarrà di opere dai musei di tutto il mondo, tra cui British Museum e Metropolitan di Naw York, e naturalmente da quelli italiani, in primis gli Uffizi e la Pinacoteca Ambrosiana che metterà a disposizione i disegni del Codice Atlantico; mentre dal Museo della Scienza arriveranno i modelli delle celebri macchine leonardesche. Palazzo Reale, in parnership con Skira, sarà nelle intenzioni dei curatori l'epicentro di un progetto che si ramificherà nei milanesissimi itinerari leonardeschi, tra Castello Sforzesco, Santa Maria delle Grazie, casa Atellani, i celebri Orti eccetera. «Un itinerario leonardesco esiste già ed è da valorizzare - ha sottolineato Sala - è un momento storico in cui il turismo sta cambiando e dobbiamo essere bravi a intercettarlo. Expo sarà una grande occasione se Milano saprà presentarsi alla grande».
Un'esposizione per la prima volta «orizzontale» dell'opera del maestro, l'hanno definita i curatori, a cui si affiancheranno parallelamente i confronti con i suoi contemporanei, come Antonello da Messina, Botticelli, Filippino Lippi, Paolo Uccello, Ghirlandaio, Verrocchio, Lorenzo di Credi, Antonio e Piero del Pollaiolo, Jean Van Eyck, Della Robbia, Jacopo di Mariano detto il Taccola, Guido da Vigevano, Francesco di Giorgio Martini, Bonaccorso Ghiberti, Giuliano da Sangallo, Bramante. Tra le numerose opere in mostra, figura anche quella scelta come icona dell'esposizione-evento di Expo Milano 2015: il «San Gerolamo» della Pinacoteca Vaticana. A questa si aggiungeranno diversi capolavori pittorici di Leonardo (la Biblioteca Ambrosiana ha annunciato oggi il prestito del ritratto del musico) e non solo, oltre cento disegni autografi di cui 30 dal Codice Atlantico e altrettanti dalla Royal Library di Windsor.
Inoltre sarà allestita una videoriproduzione a grandezza naturale del Cenacolo e prenderanno posto anche tre modelli storici di macchine: il carro automotore, il maglio battiloro e il telaio meccanico.

Sarà una mostra «non retorica», hanno aggiunto i curatori, che vedrà come temi centrali il disegno, il continuo paragone tra le arti, il confronto con l'antico, la novità assoluta dei moti dell'animo, il suo tendere verso progetti utopistici e l'automazione meccanica.

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