Cronaca locale

Scala, i conti non tornano Stop ai rimborsi di Pereira

Il sindaco Giuliano Pisapia non dà l'ok alle spese del sovrintendente La pratica al cda. In ballo i costi del trasloco da Strasburgo a Milano

L'ottavo punto all'ordine del giorno non è stato ancora affrontato. «Richieste di rimborso spese del Sovrintendente e provvedimenti conseguenti». Se ne riparlerà al prossimo consiglio di amministrazione della Scala, in quello convocato lo scorso 5 ottobre il numero legale è caduto prima si potesse aprire la discussione. Ma in giorni caldi sul tema di scontrini e rimborsi spese, quella voce - infilata tra l'«informativa in merito all'evoluzione dei rapporti con la Città metropolitana» e le «varie ed eventuali» - non è certo passata inosservata al tavolo dei soci. Non era presente il sindaco Giuliano Pisapia, impegnato alla stessa ora sul palco della festa della polizia municipale e altri impegni istituzionali. Ma è stato proprio lui, come presidente della Fondazione Scala, a chiedere che una richiesta di rimborso presentata dal sovrintendente Alexander Pereira venisse condivisa dal cda. La prassi vuole che le spese rendicontate dal sovrintendente vengano firmate direttamente dal presidente, ma Pisapia (anche) dopo la bufera scoppiata nell'aprile 2014 sugli allestimenti acquistati per conto del teatro del Piermarini dal Festival d Salisburgo (in pratica da sè stesso, visto che dirigeva ancora l'istituzione austriaca) aveva anticipato che ogni futuro elemento di dubbio sulle spese del sovrintendente sarebbero state inserite all'ordine del giorno del cda. E quello del 5 ottobre (poi slittato) è stato il primo caso.

Elementi più precisi per risolvere il «giallo» si avranno solo dopo la prossima riunione del vertice scaligero. Secondo indiscrezione però sembra che a sollevare i dubbi di Pisapia sia stato la fattura presentata da Pereira per le spese anticipate di tasca proprio per organizzare il trasloco veloce da Salisburgo a Milano circa un anno fa, una cifra sotto i 5mila euro.

Il cda nel giugno del 2014 aveva annunciato che Pereira avrebbe assunto l'incarico di sovrintendente «con pieni poteri» dal successivo primo settembre, con un mese d'anticipo rispetto alla partenza inizialmente prevista per il suo contratto, per non lasciare un vuoto al timone del teatro. Il 30 agosto era fissato l'addio definitivo dell'ex sovrintendente Stephane Lissner per andare a dirigere l'Opera di Parigi. Un trasferimento organizzato in fretta dunque da Pereira (confermato alla guida del Piermarini fino al 2020), che ora ha presentato il conto.

E in tema di conti, Pereira sta cercando di chiudere un accordo con Rolex per una sponsorizzazione tra i 6 e i 9 milioni di euro per dare ossigeno al bilancio del teatro che hanno risentito (in negativo) dell'effetto Expo. Il marchio di orologi di lusso dovrebbe diventare molto a breve un nuovo socio della fondazione. L'Esposizione invece non è stata un'opportunità, ma una perdita per la Scala, stimata in circa 600mila euro. Per presentare un'offerta degna ai turisti in arrivo dal resto d'Italia o dal mondo, ha tenuto aperto ad agosto e ha moltiplicato gli spettacoli, basta dire che nel 2014 gli eventi erano 83 mentre tra maggio e ottobre di quest'anno sono stati almeno 142. Ma la Scala, come altre sedi culturali e teatri della città, hanno risentito della scelta a sorpresa della società Expo, a evento già in corso, di lanciare il biglietto scontatissimo da 5 euro per visitare i padiglioni dopo le 18.

Il Decumano la sera si è riempito di milanesi e turisti, i locali e le istituzioni in città invece hanno fatto fatica a recuperare pubblico.

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