Cronaca locale

In scena ordinaria follia da cantare (e da ridere)

Il tema del disagio psichico al centro del musical «Next to normal» Al Carcano Covatta e Iacchetti diventano «Due matti da slegare»

Ferruccio GattusoQuasi normali. In quel quasi ci stiamo un po' tutti, volenti o nolenti. Perché siamo entità sensibili e non è che la vita ci passi attorno e dentro senza lasciare tracce. Senza contare che noi, a nostra volta, siamo esattamente la vita per chi ci sta vicino. Palcoscenico e problemi mentali, non una novità (basti pensare al classico «Qualcuno volò sul nido del cuculo», passato a novembre scorso dal Teatro Carcano con la regia di Alessandro Gassmann), ma da domani a domenica, a Milano, il tema sarà un leit motiv. Prima con «Matti da slegare», lo spettacolo con Giobbe Covatta e Enzo Iacchetti e la regia di Gioele Dix, in serata speciale sempre al Carcano questa sera per la Fondazione Progetto Arca e a seguire fino al 13 marzo (ore 20.30, ingresso 34-25 euro, info 02.46.54.67.467), incentrato sulla storia di due amici insperabili dimessi da un istituto psichiatrico e promossi a vivere in un appartamento in centro città. Poi con «Next To Normal», il musical «anomalo» atteso al Teatro della Luna dal 26 al 28 febbraio (ore 21, domenica ore 15.30, ingresso 38,50-27,50, info 02.48.85.73.33). Opera originale nata da un workshop teatrale nel 1998, diventato titolo di culto a Broadway, vincitore di 3 Tony Award e di un Premio Pulitzter nel 2010, «Next To Normal» è la storia su musiche di Tom Kitt e libretto di Brian Yorkey di una famiglia disfunzionale condizionata dalla sindrome bipolare della madre. Storia per l'appunto anomala per il musical, almeno per come viene percepito in Italia: conflitti generazionali, psicofarmaci, elettroshock, ironia e amarezza su armonie pop, rock, jazz e country. Nell'adattamento di Andrea Ascari, con la regia di Marco Iacomelli, la produzione Stm insieme alla Compagnia della Rancia, «Next to Normal» mantiene il titolo in inglese e si presenta in versione italiana. La scommessa è tutta della Stm fondata da Marco Iacomelli, che spiega: «Si tratta di una scuola di specializzazione e casa di produzione nata tre anni fa: la nostra intenzione è quella di mettere in scena opere di indubbia dignità artistica. Testi nati per il teatro, non mutuati dal cinema: quindi scritti per il palcoscenico. L'anno prossimo puntiamo a realizzare 'American Idiot' il musical composto dalla rock band americana Green Day che a Broadway e nel West End ha raccolto successo di pubblico e critica. Il pubblico di casa nostra pensa ancora al musical come a uno show di solo intrattenimento, mentre molti titoli dimostrano che è possibile abbinare a questo lo spessore dell'opera d'arte. Da uno spettacolo come 'Next To Normal' non si esce tristi, c'è parecchia ironia e un messaggio di speranza». Al centro della vicenda, l'apparente normalità della famiglia Goodman e alcuni conoscenti: i genitori Diana e Dan (Francesca Taverni e Antonello Angiolillo), i due figli adolescenti Gabe (Luca Giacomelli Ferrarini) e Natalie (Laura Adriani) , il giovane Henry (Renato Crudo) e gli psichiatri Dr. Madden e Dr.Fine (doppio ruolo interpretato da Brian Boccuni). Tutti nomi scelti da un rigoroso casting tra più di cinquecento perfomer. «La scenografia è stilizzata spiega Iacomelli perché si tratta di un racconto di relazioni, e volevo che nulla distogliesse l'attenzione dai personaggio. Un schermo sullo sfondo si illumina e colora a seconda dello stato d'animo dei protagonisti, mentre questi vengono illuminati solo da luci bianche, Ho anche inserito una citazione da Bob Wilson, un omaggio al maestro».

Infine, la cura musicale: «Vi sono brani dai ritmi regolari e irregolari, quasi tutti legati tra loro, tanto che c'è poco spazio per applaudire a scena aperta».

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