Cronaca locale

"Sconti per gli anziani e bus gratis se c'è smog"

Battaglia sul Bilancio, Fi lancia proposte green: "Assurda la tessera senior solo dopo le 9.30"

"Sconti per gli anziani e bus gratis se c'è smog"

Il centrodestra non ci gira intorno. «É una fesseria». Si parla dell'abbonamento agevolato Atm per gli anziani lanciato dall'ex sindaco Pisapia nel 2015. La tessera «senior off peak» si può usare per un numero illimitato di viaggi, ma solo dopo le 9.30 del mattino. Gli over 65 (over 60 se donne) possono pagare 16 euro al mese rispetto ai 30 dell'abbonamento ordinario o 170 all'anno invece di 300, ma non possono salire in metrò durante l'orario di punta. L'opposizione l'aveva definito subito un «contentino» della giunta, tornerà alla carica durante la discussione del Bilancio 2018 a breve in aula. «Eliminiamo i vincoli orari» incalza il capogruppo di Forza Italia Fabrizio De Pasquale, proponendo di fatto una tariffa più leggera per tutti gli anziani. Da sinistra Basilio Rizzo (Milano in Comune) suggerisce una via intermedia: «Ci sono persone che viaggiare prima delle 9.30 solo in alcune occasioni, per una visita all'ospedale o per portare un nipote a scuola. Prevediamo una franchigia: 10 viaggi al mese senza limiti di orario». Fi batte su un altro tasto che combina trasporti pubblici e smog. Prendendo a modello la Germania che ha appena annunciato mezzi gratis in 5 città come strategia anti inquinamento, De Pasquale annuncia un ordine del giorno «di bandiera»: «Dobbiamo puntare anche noi a rendere i trasporti gratis, iniziamo con i giorni in cui il Pm10 è off limits e le auto più inquinanti non possono circolare».

Per ora la battaglia fuori dal consiglio è sui tempi dell'approvazione. Ieri i capigruppo di maggioranza e opposizione (assenti Lega e M5S) hanno incontrato l'assessore al Bilancio Roberto Tasca che ha chiesto di mantenere la scadenza di fine mese anche se il governo ha concesso ai Comuni la proroga fino al 31 marzo per approvare i conti. Fi stoppa. «Non siamo disposti a chiudere prima delle elezioni - avverte De Pasquale - due terzi dei consiglieri sono in campagna elettorale, non è serio affrontare il Bilancio in fretta e con l'aula semivuota. Siamo disposti a fare tappe forzare, anche 3 sedute a settimana, dopo il 4 marzo». E i margini (economici) per un accordo sono risicati: il volume complessivo di spesa che si potrà spostare con gli emendamenti è pari a 2 milioni, la metà prenotati dalla maggioranza che presenterà «solo 3/4 emendamenti condivisi». Anticipa il Pd Filippo Barberis: «Vogliamo portare da 500mila euro e un milione il fondo servizi per le periferiee raddoppiare i fondi per ricambio delle caldaie e incentivi alla sostituzione delle auto, da 10 a 20 milioni».

Attingendo in questo caso da altre fonti.

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