Cronaca locale

Scuole del quartiere in visita obbligata alle lapidi dell'Anpi

Scuole del quartiere in visita obbligata alle lapidi dell'Anpi

«no alla “Stralapidi”, non si possono obbligare i bambini a fare il tour delle lapidi della zona» tuona il consigliere di zona 6 Massimo Girtanner, coordinatore cittadino di Fratelli d'Italia. «Noi siamo contrari». Siamo in zona 6 dove due giorni fa in commissione cultura è stato presentato dalla sezione Anpi Barona il progetto «Strade e volti...la memoria, le radici» che prevede «l'organizzazione di visite guidate alle lapidi dei partigiani della zona». Il progetto, rivolto agli studenti delle classi quinte delle elementari, alle scuole primarie e dell'ultimo anno della secondaria di secondo grado, si articolerà nel periodo a ridosso del 25 aprile - si legge nel documento - e interesserà le classi coinvolte per una mattinata nell'orario scolastico». I partigiani illustreranno la Resistenza, i valori che l'hanno sostenuta e i principi che hanno ispirato la Costituzione, dopo di che accompagneranno gli studenti alla visita delle lapidi dei partigiani della Barona. Perché andare a visitare le lapidi e non limitarsi a raccontare la resistenza e le storie dei partigiani? «Ci sono molti ragazzi - spiega Ivano Casati, responsabile Cultura della sezione Anpi Barona - che non sanno nemmeno perché in certe strade ci siano delle lapidi. Fa parte della nostra tradizione e della nostra missione andare nelle scuole a raccontare alle giovani generazioni la Resistenza, ma ormai di partigiani vivi non ce ne sono più molti. Obiettivo del progetto non è vedere le lapidi ma instaurare un rapporto con le scuole e con le classi che aderiranno al progetto, noi vogliamo raccontare chi c'è dietro quella targa, la sua storia, i valori che spinsero questi ragazzi ad entrare nella Resistenza. Chiederemo anche alle scuole di adottare una lapide della zona, perché il percorso continui. Insomma si tratta di un percorso della memoria».
Un percorso non condiviso però dall'opposizione in zona 6 (Fi e Ncd hanno votato contro, Lega astenuta): «Non si possono obbligare i bambini a fare il tour delle lapidi della zona. Allora perché non organizzare un giro per ricordare i giovani italiani morti in Russia? polemizza Massimo Girtanner, ex presidente di zona 6 - soprattutto non è possibile che la prima cosa di cui si deve occupare il consiglio di zona siano i progetti sulla Resistenza. Milano e la zona 6 hanno ben altri problemi». Non è la prima volta che la zona 6 approva progetti sulla Resistenza: «L'anno scorso - ricorda Girtanner - abbiamo ospitato la mostra fotografica sulle lapidi dei partigiani, quest'anno organizziamo la Stralapidi. Basta con questi progetti ideologici, siamo diventati monomaniaci, esiste anche altro».
«Noi non ci occupiamo maniacalmente di Resistenza - replica Rita Barbieri, presidente della commissione Cultura di zona 6 - è chiaro che i valori di questa amministrazione e di Milano, si basano sull'antifascismo.

Non amo le semplificazioni: questo è un progetto sulla storia del territorio, che fa parte della nostra missione, e in commissione facciamo cultura a 360 gradi».

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