Cronaca locale

La seconda vita dell'Alfa di Arese: negozi, case e duemila posti di lavoro

Per ora è una landa di asfalto abbandonata a se stessa da ben 17 anni e invasa dai topi. L'area industriale di Arese non conosce gloria dai tempi dell'Alfa Romeo. Ma a breve inaugurerà un nuovo capitolo della sua vita. Avrà un centro commerciale, un nuovo quartiere residenziale, un'area verde e un parcheggio.
Con il via libera al progetto di riqualificazione sottoscritto lunedì sera dal consiglio comunale di Lainate, diventa ufficiale il destino di quei due milioni di metri quadrati a un passo dai padiglioni di Expo. Il 9% dell'area rimarrà a Fiat (e conserverà l'attuale museo dell'Alfa Romeo), i rimanenti 1,6 milioni di superfice ospiteranno il piano studiato da EuroMilano, società di promozione e sviluppo immobiliare. L'investimento ammonta a quasi 800 milioni di euro e ci saranno spazi commerciali, un centro di ricerca per lo sviluppo della mobilità sostenibile, piste ciclabili e palazzine eco-sostenibili di non più di tre piani: di queste almeno il 30% sarà destinato all'housing sociale e si parla di prezzi al metro quadrato inferiori a quelli di Cascina Merlata.
A chi per anni ha cercato di mettere il bastone tra le ruote al progetto del centro commerciale firmato da Marco Brunelli (patron dell'Iper), Alessandro Pasquarelli, ad della società EuroMilano, risponde che «i servizi commerciali riguardano meno di un quarto dell'area». E fa notare come grazie al nuovo piano «creeremo 2mila posti di lavoro tra commerciale, terziario e produttivo e 3mila durante i cinque anni dei cantieri». Una parte delle assunzioni sarà riservata agli ex operai Alfa.
Tra le prossime tappe ci sono la bonifica dei terreni (che comincerà a marzo) e la costruzione di un enorme parcheggio al posto dei vecchi silos: 4.500 posti auto che dovranno essere pronti per Expo. Inoltre, il primo intervento previsto tra gli oneri di urbanizzazione sarà quello sul centro sportivo, una delle richieste imposte dal commissario prefettizio di Arese Anna Pavone. Si proseguirà con biblioteca, caserma e ristrutturazione delle scuole. Ci sarà un servizio di autobus fino a Rho e saranno migliorati i collegamenti con la fermata del metrò. «Ora - spiega la Pavone - arrivare a Milano da Arese non è affatto semplice se non si ha l'auto».
Tra i paletti imposti per concedere l'ok al progetto, ci sono anche misure «paracadute» per i negozianti che lavorano vicino all'area e che temono di venir completamente schiacciati dall'enorme Iper. Per loro sono previsti sostegni pari a 4,5 milioni da spalmare su dieci anni di iniziative e progetti ad hoc. Non solo, per le piccole e medie imprese che manterranno l'attività nel centro della città, sono previsti affitti calmierati nei nuovi padiglioni, da utilizzare per stoccaggio o produzione.
Con l'accordo in mano, ora la società potrà riprendere il discorso con le case automobilistiche straniere, interessate a lavorare nell'area. La Ducati ad esempio sarà una delle protagoniste dell'ex pista da 1,6 km. Una pista storica che, una volta riqualificata, servirà per collaudi, prove e corsi di guida sicura.

Come vuole la tradizione del «biscione» Alfa Romeo.

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